FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nel 2013 in calo l'immigrazione in Italia

(30 giugno 2014) - Calano gli ingressi dall’estero in Italia. Nel 2013 gli arrivi scendono a quota 307mila, contro gli oltre 350mila del 2012. Aumentano, invece, le emigrazioni, che sono circa 126mila, 20mila in più rispetto all’anno precedente
30 Giugno 2014
(30 giugno 2014) - Calano gli ingressi dall’estero in Italia. Nel 2013 gli arrivi scendono a quota 307mila, contro gli oltre 350mila del 2012. Aumentano, invece, le emigrazioni, che sono circa 126mila, 20mila in più rispetto all’anno precedente. I dati emergono dal rapporto sugli Indicatori demografici pubblicato recentemente dall’Istat, l'Istituto nazionale di Statistica. Il rapporto evidenzia che nel periodo 2008-2013 tra coloro che abbandonano l’Italia per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri, da 22mila a 44mila, che il numero di italiani, da 40mila a 82mila. Nel 2013 la destinazione estera favorita dagli italiani è il Regno Unito, con circa 13mila trasferimenti; segue la Germania con 11.600. I cittadini stranieri, invece, emigrano prevalentemente in Romania (oltre 10mila trasferimenti nel 2013, +21% sul 2012) e Albania (oltre 2mila trasferimenti, +23%).Calano gli ingressi dei cittadini stranieri, 279mila nel 2013 contro i 321mila del 2012. I rimpatri di italiani sono 28mila. Con 60mila immigrati arrivati nel 2013, la Romania si conferma il principale Paese di provenienza, davanti a Marocco (19mila) e Cina (18mila). Tuttavia, gli arrivi dalla Romania crollano sensibilmente (-25% sul 2012), così come quelli dalla Cina (-12%). Stabili i flussi in arrivo dal Marocco (-0,8%), mentre aumentano quelli da Egitto (+15%) e Ucraina (+10%).Fra gli altri dati, il 20% delle nascite registrate nel 2013 in Italia proviene da donne straniere. Secondo il rapporto Istat, diminuisce la loro fecondità: da 2,65 figli per donna nel 2008 si è arrivati a 2,20 nel 2013.
Calano gli ingressi dall’estero in Italia. Nel 2013 gli arrivi scendono a quota 307mila, contro gli oltre 350mila del 2012. Aumentano, invece, le emigrazioni, che sono circa 126mila, 20mila in più rispetto all’anno precedente. I dati emergono dal rapporto sugli Indicatori demografici pubblicato recentemente dall’Istat, l'Istituto nazionale di Statistica.Il rapporto evidenzia che nel periodo 2008-2013 tra coloro che abbandonano l’Italia per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri, da 22mila a 44mila, che il numero di italiani, da 40mila a 82mila. Nel 2013 la destinazione estera favorita dagli italiani è il Regno Unito, con circa 13mila trasferimenti; segue la Germania con 11.600. I cittadini stranieri, invece, emigrano prevalentemente in Romania (oltre 10mila trasferimenti nel 2013, +21% sul 2012) e Albania (oltre 2mila trasferimenti, +23%).Calano gli ingressi dei cittadini stranieri, 279mila nel 2013 contro i 321mila del 2012. I rimpatri di italiani sono 28mila. Con 60mila immigrati arrivati nel 2013, la Romania si conferma il principale Paese di provenienza, davanti a Marocco (19mila) e Cina (18mila). Tuttavia, gli arrivi dalla Romania crollano sensibilmente (-25% sul 2012), così come quelli dalla Cina (-12%). Stabili i flussi in arrivo dal Marocco (-0,8%), mentre aumentano quelli da Egitto (+15%) e Ucraina (+10%). Fra gli altri dati, il 20% delle nascite registrate nel 2013 in Italia proviene da donne straniere. Secondo il rapporto Istat, diminuisce la loro fecondità: da 2,65 figli per donna nel 2008 si è arrivati a 2,20 nel 2013. (Cinformi)