COMUNICATO STAMPA
Presentazione volume Sulla porta del mondo – storie di emigranti italiani di Fondazione Migrantes, scritto da Luigi Dal Cin, Terre di mezzo Editore
Camera dei Deputati
Palazzo San Macuto – Sala del Refettorio,
via del Seminario, 76, Roma
giovedì 3 ottobre 2024
ore 15-17 e - in diretta streaming - su https://webtv.camera.it/eventi
Programma
Saluto Istituzionale
Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana
Saluto Fondazione Migrantes
Mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale Fondazione Migrantes
Introduce
Toni Ricciardi, storico delle migrazioni, Università di Ginevra
Interventi
Luigi Dal Cin, scrittore, autore del volume Sulla porta del mondo
Roberta Favia, esperta di letteratura per ragazzi, Teste Fiorite
Massimo Vedovelli, linguista
Paolo Masini, Presidente Museo dell’Emigrazione Italiana
Modera
Delfina Licata, Rapporto Italiani nel Mondo – Fondazione Migrantes
Ingresso consentito con obbligo di giacca per i signori. Per gli accrediti si prega di inviare una e-mail a: giordana.aragno@camera.it
Scheda libro
“Dolorosa e straziande è stata la spartenza” scriveva Tommaso Bordonaro, contadino illetterato di un piccolo paese in provincia di Palermo, emigrato in America nel 1947 all’età di 38 anni. “Spartenza” è una parola che deriva dal dialetto siciliano. Indica il dividersi l’uno dall’altro con pena. La “spartenza” è straziante, divide ciò che era unito e allontana. È sradicamento, sofferenza del corpo e dell’anima, racchiude in sé tutta l’amarezza e la lacerazione di chi è costretto a separarsi dagli affetti e dai luoghi familiari per partire verso terre sconosciute e una vita piena di incognite. Se partire è un po’ morire, “spartire” è peggio.
“Se Dante avesse conosciuto ciò che erano le terze classi dei transatlantici nel 1885, per certo ne avrebbe descritta una e l’avrebbe allogata nell’inferno e vi avrebbe inchiodato i peccatori de’ più neri peccati – scriveva Edmondo De Amicis dopo aver salpato da Genova nel 1884 per arrivare a Buenos Aires a bordo del piroscafo Nord America, insieme a 1.600 emigranti italiani – O miseria errante del mio paese, povero sangue spillato dalle arterie della mia patria, miei fratelli laceri, mie sorelle senza pane”.
Storie di emigrazione affiorano dagli album fotografici di ogni famiglia italiana, eppure si tratta di ricordi spesso collettivamente rimossi.
Per aiutarci a comprendere e sentire la realtà in cui viviamo, e poter quindi immaginare insieme una società del futuro Luigi Dal Cin, insieme a Fondazione Migrantes, ha voluto fornire ai giovani lettori un quadro esaustivo della storia dell’emigrazione degli italiani nel mondo narrando, nel contempo, una storia emblematica per ciascuna regione italiana. L’Italia è talmente variegata, infatti, che ogni regione ha avuto motivi propri e destinazioni specifiche d'emigrazione, e ha portato nel mondo la propria caratteristica cultura. Un progetto che mancava nella scuola italiana, impegnata da tempo a valorizzare la cultura di chi arriva nelle classi, a volte da lontano. Per un’integrazione accogliente, Dal Cin ha portato l’attenzione anche all’altro piatto della bilancia, all'altra faccia: se si comprende che anche la nostra storia di italiani è fatta di generazioni che hanno vissuto la miseria e la fame e che, per sopravvivere e mantenere i figli, sono emigrate anche molto lontano, e che se i nostri alunni possono oggi acquisire a scuola strumenti per realizzare i propri sogni è anche grazie al viaggio, al coraggio e ai sacrifici di chi un tempo è emigrato, allora lo sguardo verso chi arriva può cambiare.
Poi è un attimo percepire una connessione tra la nostra storia di emigranti e ogni migrazione dei nostri tempi.
“Perché non c’era qualche donna dal cuore tenero che si prendesse pena di tante miserie, di tante lacrime? – scrive Ernestine Branche, emigrante valdostana, raccontando del suo sbarco a New York nel 1912, ventiduenne – Erano considerati come dell’immondizia umana, e le grida continuavano senza tregua”.
Sulla porta del mondo – storie di emigrati italiani
di Luigi Dal Cin
illustrazioni di Cristiano Lissoni
Terre di mezzo Editore, Milano, 2024
in collaborazione con Fondazione Migrantes
L'autore
Luigi Dal Cin ha pubblicato oltre 100 libri di narrativa per ragazzi. Tradotto in 14 lingue, ha ricevuto il Premio Andersen 2013, il Premio Gigante delle Langhe 2023, il Premio Troisi alla carriera. È docente di tecniche di scrittura alla Scuola Holden di Torino, all’Università di Ferrara, all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Autore e regista per il teatro, fa parte della giuria di premi letterari tra cui, dal 2016, il Premio di Letteratura per Ragazzi di Cento. Instancabile e appassionata la sua attività di spettacoli, incontri con l’autore e laboratori di scrittura che lo porta a incontrare ogni anno decine di migliaia di bambini e ragazzi nei teatri, nelle scuole e nelle biblioteche di tutta Italia. www.luigidalcin.it
Fondazione Migrantes e la collana “Sconfinati orizzonti”
Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, da sempre segue le comunità degli italiani sparse nel mondo e realizza, dal 2006, il Rapporto Italiani nel Mondo, un progetto culturale transnazionale con il quale studia, analizza e approfondisce l’Italia delle migrazioni. Unitamente al Rapporto Italiani nel Mondo, ogni anno la Fondazione Migrantes edita anche il Rapporto Immigrazione e il report Il Diritto d’Asilo, completando così l’analisi annuale del fenomeno migratorio legato al contesto italiano.
L’emigrazione prima e la mobilità oggi sono strutturalmente legate all’Italia e agli italiani, popolo di migranti da sempre.
“Sconfinati orizzonti” è una collana che si rivolge ai lettori più giovani e alla scuola, affinché lo studio della mobilità umana diventi parte integrante dell’educazione e della formazione, per un futuro sempre più pienamente interculturale e cosmopolita.