Dal 30 settembre al 3 ottobre 2024, la Fondazione Migrantes ha partecipato attivamente alle quattro giornate della manifestazione organizzata dal Comitato 3 ottobre a Lampedusa, un evento dedicato a mantenere viva la memoria delle oltre 30mila persone che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 2013 ad oggi.
Uno dei momenti più significativi della manifestazione è stata la tavola rotonda dal titolo “Esternalizzazione dei confini e violenze sulle persone migranti”, moderata dalla giornalista Eleonora Camilli. L'incontro ha visto la partecipazione di Elia Tornesi, in rappresentanza della Fondazione Migrantes, insieme a Nicola Dell’Arciprete (UNICEF), Filippo Ungaro (UNHCR), Elda Baggio (Medici Senza Frontiere), Antonella Inverno (Save the Children) e Chiara De Paoli (Istituto Buddista Soka Gakkai).
La Fondazione Migrantes, dialogando con i rappresentanti di importanti organizzazioni internazionali, ha fornito il proprio contributo alle riflessioni sulle complesse implicazioni connesse al ricorso sempre più strutturale a politiche nazionali e sovranazionali di esternalizzazione dei confini. Abbiamo sottolineato come queste politiche, volte a delegare la gestione delle migrazioni a Paesi terzi, abbiano gravi ripercussioni sui diritti umani dei migranti, specialmente in contesti dove non vengono garantite condizioni minime di sicurezza e tutela.
A causa di queste politiche, la sponda sud del Mediterraneo è diventata teatro di ripetute violenze contro i migranti, con abusi spesso ignorati o fatti passare sotto silenzio. Per questo motivo, abbiamo ribadito l'importanza di mantenere viva una costante attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
Come ci ha ricordato Papa Francesco durante gli Incontri del Mediterraneo a Marsiglia, nel settembre 2023, il Mar Mediterraneo rappresenta un bivio di civiltà: da una parte, la fraternità, che feconda di bene la comunità umana; dall’altra, l’indifferenza, che insanguina il Mediterraneo. Di fronte a questo bivio, ognuno di noi è chiamato a compiere la propria scelta.