(G.B. SiR – Foto: Freccia rossa della solidarietà)
Partiti da Milano, hanno fatto tappa a Strasburgo, poi al Foyer catholique di Bruxelles e ora proseguono la marcia nel nord Europa. Sono i 20 scout che in Vespa attraversano il continente per portare il messaggio dei minori migranti soli. Nell’estate del 2024, infatti, i rover e le scolte, cioè ragazzi e ragazze scout tra i 16 e 22 anni, di tutta Europa convergeranno in Norvegia per il “Roverway”. Un gruppo di 20 italiani è partito dal Castello Sforzesco di Milano il 19 luglio diretto appunto al raduno del roverismo a Stavanger, in Norvegia. L’incontro scandinavo, il primo dopo la Pandemia, cade esattamente 75 anni dopo un altro evento scout di portata internazionale: nel 1949 infatti a Skjåk, sempre in Norvegia, si tenne il World Rover Moot, il primo dopo la fine della seconda guerra mondiale. “Nel 1949 alcuni rover italiani dell’Asci raggiunsero la Norvegia compiendo un’impresa che ha segnato la storia dello scautismo italiano: la Freccia rossa della bontà. Partendo da Milano in sella a 25 Guzzini 65cc messi a disposizione da Moto Guzzi, essi percorsero le strade di un’Europa ancora martoriata dalla guerra con l’obiettivo di porre all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica il tema dei ‘mutilatini’, i bambini che nel corso del conflitto erano rimasti feriti, mutilati o orfani, tema caro al beato Don Carlo Gnocchi”, spiega una nota.
“A 75 anni di distanza da quell’evento, pensiamo che lo scautismo italiano possa mettersi nuovamente in… sella per sensibilizzare il nostro vecchio continente su un tema che sempre più ci interroga come educatori, come europei, come cittadini: si tratta dei minori non accompagnati, che arrivano dalle aree più povere del mondo, spesso fuggendo a guerre e dittature, con la speranza di trovare un luogo dove poter costruire una vita degna di questo nome. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il tema è ancora più attuale, e i rifugiati sparsi per l’Europa ci invitano a una profonda riflessione sull’accoglienza che stiamo fornendo”.
“Il progetto che stiamo realizzando è semplice e impegnativo allo stesso tempo: coinvolgere i rover e le scolte italiani in una nuova Freccia rossa della solidarietà, prendendo spunto dalla precedente significativa esperienza, ricollocandola nel contesto attuale e inserendola nel percorso educativo verso il Roverway 2024 che si svolge a Stevanger dal 22 luglio al 2 agosto”. Il Roverway è una festa internazionale di 5.000 giovani provenienti da oltre 30 Paesi diversi.
Dopo la partenza da Milano, i vespini italiani sono stati a Strasburgo (Consiglio d’Europa, Parlamento europeo, Foyer des Ukrainies), Wiltz (base scout internazionale), Bruxelles (istituzioni europee e Foyer catholique), L’Aja (Corte internazionale di giustizia). E ancora, da oggi: Groninga, passando per Amsterdam, Amburgo (anniversario del bombardamento “Operazione Gomorrah” del 1943), Billund, Hirtshals, Stavanger.
A Bruxelles la carovana su due ruote è stata accolta da don Claudio Visconti, responsabile della comunità italiana. Al Sir dichiara: “Sono stato felicissimo di accogliere, con il gruppo scout europeo del Foyer, questa Freccia rossa della bontà. Ci è piaciuta l’idea che la bontà e la solidarietà attraversano i confini dell’Europa, segnando luoghi di con-divisione e non di divisione”. “Interessante poi il tema molto attuale: nel percorso visitare e incontrare persone che lavorano con i minori stranieri non accompagnati. Altrettanto interessante il fatto che tra le vespe ce ne sono 5 guidate da minori stranieri non accompagnati a testimoniare che ‘insieme si può’”.