Bologna, 18 giugno 2024. «Nel cammino sinodale c’è ancora bisogno di sviluppare una riflessione sul contributo che le comunità Migrantes danno alla vita delle Chiese locali e delle Parrocchie». Lo ha detto il Cardinale Matteo Zuppi accogliendo a Bologna i sacerdoti che coordinano la vita delle comunità degli immigrati cattolici presenti in tutte le diocesi italiane. I coordinatori erano accompagnati da mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes.
«È fuori di dubbio – ha detto ancora il Cardinale Presidente della CEI – che la vostra presenza in tanti casi è uno stimolo per la missionarietà e per l’evangelizzazione. Certo bisogna riflettere anche in prospettiva, guardando al futuro: per questo è importante che raccontiate i vostri problemi, ma anche le opportunità, la ricchezza, il contributo che le vostre comunità danno alle nostre Chiese locali. Vedo che è molto positivo, ad esempio, quando le comunità etniche si inseriscono come tali dentro alle parrocchie locali o alle zone pastorali, condividendo alcune volte le celebrazioni liturgiche e i momenti di incontro. Spesso è opportuno che l’iniziazione cristiana delle seconde generazioni avvenga nelle parrocchie territoriali, ma è bene che esistano le comunità Migrantes che sono un riferimento prezioso per custodire e trasmettere la vostra identità spirituale e culturale. Voglio che sappiate – ha detto ancora – che la vostra presenza non è provvisoria o emergenziale. È una presenza nella Chiesa: voi avere molto da dire, siete parte della Chiesa in Italia e questo è un cambiamento che anche noi dobbiamo fare, riconoscendo reciprocamente la ricchezza delle identità e la bellezza della comunione».
Africani anglofoni, Africani francofoni, albanesi, cinesi, filippini, indiani di rito latino, indiani di rito siro-malaberese e siro-malankarese, latino-americani, lituani, polacchi, romeni di rito latino e di rito bizantino, srilankesi, ucraini, eritrei: sono queste la nazionalità rappresentate presso la Migrantes nazionale dai coordinatori nazionali che vengono incaricati dalla CEI di svolgere questo servizio di comunione tra le comunità presenti in tutto lo stivale.
La giornata bolognese si è conclusa al Santuario della Madonna di San Luca, dove i coordinatori hanno condiviso la celebrazione eucaristica: «Migrantes – ha ricordato mons. Felicolo – è anzitutto una realtà pastorale, a servizio dell’evangelizzazione e della comunione delle Chiese».