FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sport Senza Frontiere Day

(6 giugno 2013) - Coinvolgere i ragazzi in sport diversificati è anche un modo per allargare l’offerta sportiva e promuovere ulteriormente l’integrazione. L'obiettivo finale è quello di orientarlo insieme alla famiglia che lo accompagna
6 Giugno 2013
(6 giugno 2013) - Sabato 8 Giugno 2013, presso il centro sportivo CUS ROMA, gli atleti delle  25 associazioni sportive della rete  di Sport Senza Frontiere onlus, che promuove il diritto allo sport e l’integrazione sociale, festeggiano la chiusura di un anno sportivo solidale, sfidandosi in tornei e giochi.
La manifestazione che inizia alle ore 15, aperta a tutti i bambini e alle loro famiglie, sarà condotta da Federica Gentile (radio due “le brave ragazze”).
L’evento, a ingresso libero, ha il patrocinio del Comune di Roma, del Consiglio della Regione Lazio, del Coni, del Comitato Italiano Paralimpico e della Fondazione Vodafone Italia, della FITRI, del CSI e dello UISP. E’ un evento organizzato in collaborazione con il CUS Roma.
Durante la giornata tra le molte attività sportive, anche musica, punti ristoro, mercatino, animazione per bambini e la partecipazione di testimonial tra cui Fabrizio Donato (bronzo olimpico nel salto triplo), Laura Coccia (atleta paralimpica e onorevole) e Carlo Paris (giornalista Rai).
L’SSF DAY sarà anche l’occasione per accogliere e festeggiare l’arrivo dei tre atleti della  Milan2Rome: Marco Salera, Davide Olivieri e Marco Millefiorini, arriveranno al CUS alle ore 17 dopo aver percorso 670 km di strade in bici, di corsa e a nuoto in nome della solidarietà. Un viaggio-sfida da Milano a Roma per raccogliere fondi e donare l’opportunità di fare sport ai bambini in difficoltà di Sport Senza Frontiere Onlus.
 
 

Sport Senza Frontiere  nasce come associazione due anni fa, per cui i numeri sono ancora più eclatanti “abbiamo inserito all’interno delle società sportive quasi 97 bambini, provenienti da 16 paesi diversi, il 38% dall’Italia, il 29% dalla Romania, e poi Filippine, Perù, Colombia, Ecuador, Capoverde e molti altri luoghi ancora. L’età è compresa tra i 6 e gli 11 anni.”
Gli sport cui i ragazzi possono partecipare sono ben undici, ed oltre ai più diffusi come calcio, basket e rugby ci sono anche delle interessanti novità come l’arrampicata sportiva e la danza, intorno ai quali ci sono state “curiosità e partecipazione”.
Coinvolgere i ragazzi in sport diversificati è anche un modo per allargare l’offerta sportiva e promuovere ulteriormente l’integrazione. “Naturalmente bisogna seguire l’inclinazione del bambino, poiché il nostro obiettivo finale è quello di orientarlo insieme alla famiglia che lo accompagna. Diventa così un percorso condiviso, per il quale occorre un lavoro complesso.”
Consentire tale integrazione dei e tra i bambini “è stato difficile ma abbiamo avuto molta collaborazione da parte dei genitori, opportunamente guidati, che si sono anche organizzati per accompagnare gli uni i figli degli altri nelle varie competizioni. Non basta passare dall’intolleranza alla tolleranza, adesso bisogna mirare all’accoglienza.”
Il principale progetto futuro che racconta Palmieri ambisce a diffondere il progetto romano “”vorremmo replicarlo a livello nazionale coinvolgendo e sostenendo altre società sportive che aderiscano al nostro progetto di integrazione.”
Lo Sport Senza Frontiere Day vuole pertanto essere un momento di autoconsapevolezza per le famiglie e un ringraziamento alle 25 società sportive della rete di Sport Senza Frontiere. “Sarà un nostro momento identitario, per ritrovarsi in uno spirito di tolleranza ed integrazione” che, in fondo, è lo spirito dello sport.
Durante la giornata vi saranno musica, attività sportive, punti ristoro, mercatino, animazione per bambini e numerosi stand, tra i quali quello dell’associazione Piuculture.