FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Frontex più forte e cabina di regia affidata all'Italia

(10 ottobre 2013) - Queste le decisioni del consiglio Affari interni riunito a Lussemburgo per rispondere al problema dei flussi migratori dopo il tragico naufragio al largo delle coste di Lampedusa
10 Ottobre 2013
(10 ottobre 2013) - Le nuove direttive del consiglio Affari interni riunito a Lussemburgo dopo il tragico naufragio al largo delle coste di Lampedusa
Un rafforzamento della capacità di Frontex, l'agenzia per il coordinamento della politiche di controllo delle frontiere esterne, all'interno di una cabina di regia più ampia (o task-force) costituita da Italia, Commissione europea e agenzie interessate (la stessa Frontex, Europol e il Servizio esterno dell'Ue).
Queste le decisioni del consiglio Affari interni riunito a Lussemburgo per rispondere al problema dei flussi migratori dopo il tragico naufragio al largo delle coste di Lampedusa.
L'Italia chiedeva una risposta europea e l'ha ottenuta. ''L'Italia ottiene che Frontex cambi operato e sia più efficiente nella sorveglianza, e ottiene una consapevolezza forte della portata del dramma da parte dei paesi del Nord'', il commento di Angelino Alfano al termine della riunione dei ministri dei ventotto. Il ministro dell'Interno sottolinea che ''per la prima volta anche i paesi del nord'' hanno convenuto che quanto avvenuto a Lampedusa ''e' una questione europea e non solo italiana''. Francia, Germania, Spagna, Austria, Lussemburgo e Paesi Bassi hanno infatti sostenuto l'idea del commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, di dar vita a una vasta operazione di monitoraggio del Mediterraneo attraverso una rinnovata missione dell'agenzia Frontex. Resta l'incognita dei fondi necessari per le operazioni di Frontex: sono gli Stati membri dell'Ue a stanziare le risorse, e non e' chiaro se e quanto i Ventisette sapranno mettere sul piatto.
 Per Malmstrom '' è prematuro'' parlarne, ma ''delle risorse si e' parlato'', precisa Alfano. ''Si faranno i conti e poi si interverra' per sostenere l'Italia'', assicura il responsabile del Viminale. La strategia dovrà essere definita più nel dettaglio. Intanto Frontex dovrà predisporre il proprio piano d'azione per portarlo all'attenzione degli Stati membri. Il Servizio europeo per l'azione esterna, il 'ministero degli Esteri' dell'Ue, agirà in via parallela attraverso le iniziative di politiche di vicinato con i paesi terzi da cui partono le imbarcazioni con i migranti. L'obiettivo e' instaurare una cooperazione per creare le condizioni affinché tali imbarcazioni non partano.
L'Europol, l'agenzia anti-crimine dell'Ue, dovrà lottare per sradicare il traffico di esseri umani. La cabina di regia, come detto, vedrà impegnate Italia, Commissione europea, e le agenzie Ue interessate. L'idea e' comunque quella di coinvolgere altri paesi del sud dell'Ue. Alfano garantisce che si avranno risultati ''in tempi immediati''. Solitamente, ricorda, ''la task-force si attiva per ottenere dei risultati''. Di tutto questo probabilmente si tornerà a parlare a livello di Comitati dei rappresentanti permanenti (Coreper) prima di nuovi confronti ministeriali.