FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Editoria in allarme

(26 settembre 2014) - La situazione è gravissima perché la pubblicità da sola non basta per tenere in piedi i giornali, i cui organici sono ridotti all’osso, con stipendi magri. Vanno rivisti i criteri con i quali vengono distribuiti i sempre più scarsi fondi all’editoria
26 Settembre 2014

(26 settembre 2014) - Anche la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), con il presidente Francesco Zanotti, ha partecipato il 25 settembre 2014 alla Camera dei Deputati, all’incontro “Garantire il pluralismo dell’informazione. Appello urgente al Governo e al Parlamento”, promosso da un cartello di organismi e associazioni operanti nel settore dell’editoria.
Il presidente dela Fisc, Francesco Zanotti, nel suo intervento ha detto: “La stampa diocesana che rappresento, con le sue 189 testate, sta vivendo un momento veramente difficile. Si naviga a vista, senza sapere cosa accadrà domani. Quasi non ci sono più lacrime per piangere e ci domandiamo se nei confronti della stampa locale in genere, qualcuno voglia la nostra morte”.  Il tono con cui ha pronunciato queste parole era accorato ma non disperato. Il fatto di aver indetto un incontro per presentare l’appello al governo, con alcune proposte concrete, denota la volontà di opporsi a una crisi che sta toccando un po’ tutto il mondo dell’informazione: dalle reti televisive alle grandi società editoriali (Rizzoli, Mondadori, Repubblica, Stampa, Sole 24 Ore ecc.) fino alle società editrici più piccole. Se le testate giornalistiche nazionali hanno i loro canali per valutare la situazione e fare le loro proposte (la Fieg, anzitutto), per le testate a diffusione regionale e locale, la rappresentanza è affidata a strutture più snelle. Così l’incontro del 25 settembre è stato promosso da un cartello di organismi e associazioni in cui convergono oltre alla Fisc, la File (Federazione italiana liberi editori), “Alleanza delle Cooperative italiane per la cooperazione” (che fa capo a Confcooperative), “Mediacoop” (nella Legacoop), la Fnsi (sindacato giornalisti), l’Uspi (stampa periodica), fino ad “Articolo21” e altre. (in allegato l'intervento completo)

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