FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Diaconato e mobilità umana: domani il terzo incontro di formazione con mons. Felicolo

Domani, 13 gennaio, si svolgerà il terzo incontro del percorso formativo sulla pastorale della mobilità umana, preparato dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela per i diaconi permanenti della diocesi siciliana. L’incontro si terrà, a partire dalle ore 16.00, nella Sala multimediale dell’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti a Messina. Saranno due i […]
12 Gennaio 2024

Domani, 13 gennaio, si svolgerà il terzo incontro del percorso formativo sulla pastorale della mobilità umana, preparato dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela per i diaconi permanenti della diocesi siciliana. L’incontro si terrà, a partire dalle ore 16.00, nella Sala multimediale dell’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti a Messina.

Saranno due i formatori che aiuteranno a riflettere sull’argomento in programma: mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, e p. Gabriele Bentoglio, direttore Migrantes della diocesi di Reggio Calabria-Bova e già sottosegretario dell’allora Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti.

L’incontro si aprirà con la preghiera e una breve presentazione della Comunità diaconale a cura del diacono e direttore Migrantes di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Santino Tornesi. All’incontro sarà presente anche il vescovo ausiliare, mons. Cesare Di Pietro che porterà il suo saluto e i saluti dell’arcivescovo, mons. Giovanni Accolla, che raggiungerà subito dopo, in quanto entrambi impegnati nella Visita pastorale iniziata lo scorso mese di ottobre. Si tratta del secondo incontro del percorso formativo per i diaconi permanenti della diocesi siciliana. Un percorso strutturato su sei appuntamenti per comprendere la mobilità umana e l’attenzione pastorale che ne deriva. Il messaggio però – spiega il direttore Migrantes Santino Tornesi – resta coerente: quelli che arrivano da altre parti del mondo sono “le nostre sorelle e i nostri fratelli. Siamo chiamati a vedere Cristo in loro, perché tutte le persone sono create a Sua immagine. E siamo chiamati a riconoscerci in essi, poiché tutti condividiamo la comune umanità”.