Rimane tuttavia irrisolta, così come in molti altri comuni siciliani coinvolti negli interventi di prima accoglienza, la questione minori. Il comune peloritano, infatti, oltre a non disporre di strutture da riservare a categorie protette, attraversa una condizione economica prossima al dissesto, che rende impossibile qualsiasi tipo di programmazione. Particolarmente complesso, di conseguenza, il lavoro degli uffici afferenti al dipartimento servizi sociali, dove, anche a causa delle carenze di personale, la gestione dei Minori stranieri non accompagnati diventa di giorno in giorno più complicata.
Un dato, a tal proposito, appare emblematico: attualmente sono 32 i minorenni che da oltre un mese si trovano allinterno del centro Primo Nebiolo, che però va ricordato essere stato allestito esclusivamente per laccoglienza di uomini adulti. Fino ad oggi, nonostante le molteplici segnalazioni e sollecitazioni inviate ai responsabili comunali, nessuna soluzione è stata individuata. I ragazzi, di conseguenza, per i quali, normativa alla mano, sarebbe necessario predisporre degli specifici percorsi di inserimento sociale e prevedere apposite tutele e garanzie, si trovano letteralmente abbandonati a loro stessi, privi della dovuta assistenza sociale e in attesa di una sistemazione che, continuando di questo passo, tarderà ad arrivare.
In occasione dello sbarco del 27 agosto, inoltre, ai 32 Msna ospitati al Primo Nebiolo, si vanno ad aggiungere i 27 che, sempre per mancanza di strutture e per inefficienze organizzative, si trovano invece ospitati allex-Caserma Gasparro, anche in questo caso in condizioni di promiscuità. (Elena De Pasquale - Migrantes Messina)