Carissimi,
durante la Settimana Santa accompagniamo nostro Signore nella sua passione e morte fino alla risurrezione. Ma nello stesso tempo, in questo momento drammatico, siamo chiamati ad accompagnare tanti nostri fratelli e sorelle che continuano la passione di Cristo nella loro carne: costretti a fuggire, disprezzati, torturati, perseguitati, uccisi dalle bombe o annegati nel mare. Chiediamo la grazia di non dormire: “Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati” (Mt 27,40). Vegliamo e restiamo accanto a tante persone che soffrono e in fuga come Maria: “Stava presso la croce di Gesù sua madre” (Gv 19,20). Adoperiamoci, per quello che ci è possibile, come Simone di Cirene e la Veronica, per alleggerire il peso della loro croce e affrettare il giorno della risurrezione.
Il nostro augurio, per voi e per noi, è che possiamo trovare, come Giuseppe, il coraggio del Sabato santo: “Giuseppe d’Arimatea con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù” (Mc 15,43).
Il Presidente, il Direttore generale e il personale Migrantes formulano i migliori auguri di Buona Pasqua
(Foto: Rupnik, Getsemani)