(3 marzo 2016) - Non possiamo, né dobbiamo dimenticare che gli esseri umani non possono essere spostati come pezzi di un gioco strategico: è quanto afferma mons. Jean-Paul Jaeger, vescovo di Arras, in Francia. In una nota diffusa sul sito web diocesano, il presule fa riferimento allo smantellamento, che avviene in queste ore per decisione delle autorità francesi, della così detta giungla di Calais, la baraccopoli in cui alloggiano migliaia di migranti provenienti soprattutto da Siria, Afghanistan e Sudan.
In Quaresima, non dimenticare di pregare per i profughi In questo tempo di Quaresima, sottolinea mons. Jaeger, mancherebbe una dimensione alla nostra preghiera se non vi includessimo i nostri fratelli e sorelle rifugiatisi vicino a noi. Sappiamo, purtroppo scrive il presule che il dramma di Calais non è che il riflesso di una tragedia che colpisce altrettanti uomini e donne in tutto il mondo. Di qui, la sottolineatura forte della incapacità dimostrata dalle forze internazionali, europee e nazionali, nel risolvere efficacemente le situazioni che costringono le persone a sradicarsi dal proprio Paese per cercare la sicurezza e la sopravvivenza altrove.
Lavvenire passa attraverso il rispetto dellumanità Il vescovo di Arras mette, inoltre, in risalto la capacità di accoglienza dei profughi stessi, che lottano per conservare la loro umanità anche in condizioni di vita incredibilmente precarie. Ho pregato racconta il presule in una chiesa costruita dalla sola fede di fratelli cristiani che, nelle avversità, credono sempre che Dio non li abbandona. Di qui, lappello del presule a tutelare, in particolare, i bambini e le donne bisognose, perché lavvenire passa certamente attraverso il rispetto dellumanità. Infine, mons. Jaeger rende omaggio ai cittadini di Calais ed alla loro generosità, capace di andare incontro alle sofferenze del mondo e di superare gli ostacoli per salvaguardare la dignità del prossimo. (I.P.)
(Radio Vaticana)