FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Discriminatori i manifesti del PDL e della Lega Nord contro la comunità Rom residente a Pescara

(02 luglio 2013) - Il Tribunale di Pescara, con sentenza del 25 giugno 2013, ha dichiarato l’illegittimità del comportamento del Popolo delle Libertà e della Lega Nord Abruzzo per avere, con manifesti e comunicati, accomunato i rom ai delinquenti
2 Luglio 2013

(02 luglio 2013) - Il Tribunale di Pescara, con sentenza del 25 giugno 2013, ha dichiarato l’illegittimità del comportamento del Popolo delle Libertà e della Lega Nord Abruzzo per avere, con manifesti e comunicati, accomunato i rom ai delinquenti. Gli esponenti locali dei partiti PDL e Lega Nord avevano strumentalizzato al gruppo sociale dei rom di un giovane protagonista di un triste episodio di delinquenza avvenuto nel comune di Pescara per connotare in negativo l’intera comunità rom. Questi episodi di discriminazione razziale, finalizzati a cercare facile consenso popolare, oltre ad essere oltraggiosi per coloro che ne sono vittime, ostacolano il realizzarsi di una possibile convivenza pacifica e prolifera. L'Asgi e l’Associazione Rom Sinti@Politica Abruzzo esprimono soddisfazione per l'accertamento del carattere discriminatorio di questo tipo di comportamento ribadendo il loro impegno a contrastare simili episodi. “L’uso strumentale dei discorsi di odio da parte dei partiti politici è gravemente frequente in Italia e puo' essere contrastato con la promozione di azioni di tutela legale“ affermano gli avv. Daniela Consoli, Michela Manente e Nazzarena Zorzella. “Tuttavia ci auguriamo che questa sentenza sia utile a modificare i toni e i contenuti apertamente ostili nei confronti delle minoranze rom e sinte, troppo spesso presenti nel dibattito politico e che di fatto costituiscono ostacoli alla lotta contro l'emarginazione sociale che l'Italia deve porre in atto in base alle leggi nazionali e alle Convenzioni internazionali che ha sottoscritto e deve rispettare”.L’azione giudiziaria è stata promossa nell’ambito del progetto Antenne territoriali Anti-discriminazioni promosso da ASGI con il sostegno finanziario di Open Society- Fondazione Soros.