FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Farnesina, Annuario Statistico 2015

(3 agosto 2015) - In una collettività italiana che ormai vanta più di 5 milioni di persone nel mondo rimane all’Argentina il primato della comunità più numerosa. Rispetto al 2013 aumentano del 9% le richieste di passaporto, ma calano del 2, 7% quelle per la Carta di Identità
3 Agosto 2015
(3 agosto 2015) - Dall’Annuario Statistico della Farnesina 2015 emergono interessanti dati sugli italiani all’estero. Nella pubblicazione si evidenzia come nel 2014 crescano del 3,6% gli italiani residenti nel mondo, superando la soglia dei 5 milioni (5.003.908 registrati nelle anagrafi consolari). In questo contesto rimane invariata, rispetto al 2013 la classifica numerica della maggiori comunità italiane all’estero. Al primo posto troviamo la collettività residente in Argentina (868.265) che viene seguita dalle comunità italiane in Germania (721.604), Svizzera (594.899, Brasile (431.847), Francia (382.832) e Belgio (268.807). Gli aumenti più sostenuti di connazionali li troviamo in Brasile (+5,9%), nel Regno Unito (+5,7%), dove la comunità conta 248. 262 unità e negli Stati Uniti (+4,9%) su una collettività di 241.109 persone. Un ampliamento della comunità italiana all’estero, registrata nei principali Paesi di residenza, che per gli autori dell’Annuario, riflette l’emersione di trasferimenti operati in anni precedenti, una maggiore mobilità internazionale e l’esito favorevole di procedure di riconoscimento di cittadinanza avviate da tempo e concluse nel 2014. Di pari passo con la crescita delle nostre comunità va l’aumento di alcuni servizi consolari. I passaporti, ad esempio, con 286.369 rilasci aumentano del 9,3% rispetto al 2013, come anche si registrano elevati livelli di attività notarili svolte dalla rete consolare nel 2014 (22.096 atti). In contro tendenza il rilascio delle Carte di Identità che calano del 2,7%.
Crescono inoltre gli interventi a tutela degli italiani all’estero sia di tipo emergenziale, connessi all’Unità di Crisi, sia di natura strettamente consolare, e come tali coordinati dalla direzione generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie. Nel 2014 sono cresciuti dell’11% gli interventi di protezione consolare (45.452, rispetto ai 40.807 del 2013), in particolare nell’ambito delle ricerche di connazionali scomparsi, mentre l’unità di crisi ha coordinato complessivamente 1.093 interventi, fra i quali spiccano 104 collegati ad attentati e 5 evacuazioni. Calano invece rispetto al 2013 del 4,1% le risorse impegnate nel 2014 per le iniziative di assistenza sociale in favore di italiani indigenti residenti all’estero. 
Nell’Annuario si ricorda inoltre come nel 2014 , a seguito di provvedimenti legislativi, sia diminuito, rispetto al 2013, da 124 a 111 il numero dei Comites. Dalla pubblicazione vengono forniti anche dati sui detenuti italiani all’estero. Nel  2014 erano 3.309 i connazionali prigionieri nel mondo , dei quali il 79% (2.610) in Unione Europea e 425 nelle Americhe. Per quanto riguarda i minori contesi il Maeci nel 2014 ha affrontato 192 casi, mentre le situazioni di sottrazione internazionale trattate sono state 231, con 77 nuovi casi nel 2014, dei quali 10 riferiti alla Romania, 6 al Brasile, 5 al Marocco e 5 agli Stati Uniti.
Nel 2014 sono inoltre aumentati del 4% i visti di ingresso per l’Italia. Sono stati rilasciati dalle nostre sedi all’estero  2.216.330 visti . In questo ambito rimane l’area extra-Ue quella di maggior peso (49%), seguita dal 29% dell’Asia e dal 12% di Mediterraneo e Medio oriente. La federazione russa si conferma il primo paese in assoluto per numero di visti richiesti e rilasciati (824.106), segue la Cina (391.692) , la Turchia (149.269) e l’India (86.231). Rispetto al 2013 figurano sempre al primo posto i visti per turismo (81%), che sono aumentati nel 2014 del 9%. Si registra invece una flessione del 7% nella categoria dei visti per affari (186.452 al 31.12.2014), seguita dai visti rilasciati per motivi familiari, per studio e per lavoro subordinato, ugualmente in diminuzione. Sono invece in aumento del 6% nel 2014 sia i visti per motivi religiosi (8.965), che quelli per gara sportiva (5.317), nonché del 2% per ricerca. Rispetto ai nostri principali partners Ue, l’Italia si conferma il secondo paese per numero di visti rilasciati dopo la Francia (2.790.654), mantenendo la posizione precedente alla Germania (2.154.741). (Inform)