«Il lavoro è vasto. Credo che ci sia una cosa che mi aiuta moltissimo, la passione per questo mondo; un mondo non sempre facile da capire, complesso, che non si spiega con le battute veloci che fanno in televisione, almeno in Italia, né con i numeri». A dirlo mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes, in un'intervista al Corriere d'Italia, storico periodico degli italiani in Germania, a margine della visita alle comunità di emigrati a Colonia, Mainz, Stoccarda, Francoforte e Zwiefalten.
«Desideravo fare questo giro da tempo, sono direttore generale della Fondazione Migrantes dalla fine di settembre, ma non potevo continuare a lavorare senza fare delle visite, perché rendersi conto di persona è un grande dono», prosegue mons. Felicolo. «Ho come rivissuto quello che ho fatto da direttore a Roma con le comunità etniche straniere; ma qui con gli italiani all’estero è stata per me un’emozione particolare vedere questo santuario strapieno, alle spalle, di lato, nel coro, dappertutto, tanta gente, tanta fede, con una concelebrazione molto bella, molto ben preparata, curata. E poi la festa altrettanto bella e importante perché esprime cultura, esprime gioia di vita. Non possiamo limitarci al fattore religioso: ci si ricarica nella preghiera al Signore e nella festa dell’incontro coi fratelli e questo è il dinamismo della comunità cristiana».