In occasione della festa del Santo Patrono della parrocchia di San Pietro Apostolo in Sant’Eraclio, molti gli incontri e le attività durante tutta la settimana. Il tema e il filo conduttore delle giornate è stato “vivere la missione da protagonisti e non da spettatori, nell’impegno sociale, per la dignità delle persone, per la pace di tutti i popoli”.
Abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio, venerdì 3, maggio con i ragazzi dell’oratorio e della scuola elementare, tra un tiro alla fune ed un percorso ad ostacoli, tra una corsa con i sacchi e una partita di pallone, il clou è stato rompere la pignatta.
Circa sessanta ragazzi hanno preso possesso di una piazza appositamente liberata per loro. Insieme hanno gioito ed esultato, hanno fatto il tifo per la loro squadra ed hanno anche stretto la mano ai loro avversari, sportivamente. Accomunati da un solo spirito, quello del gioco, perché il gioco è una delle poche parole di comprensione universale. C’erano bambini nati a Sant’Eraclio, in Marocco, in Equador, in Albania, in Algeria, in Romania, in Ucraina, ecc. Universale anche il cibo, la merenda multietnica che si è potuta degustare, grazie alla partecipazione di tutti i genitori. Profumi speziati, sapori decisi, un tè caldo alla mente a una torta saporita. Tanta gente diversa, per usi e costumi, ma uguale nel cuore, nei gesti e nell’affetto gioioso verso tutti i ragazzi.
(Martina Ferri, Migrantes Foligno)