FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti

(7 aprile 2015) - La situazione attuale di molte persone Rom in tutta Europa è deplorevole. I principali problemi sono l’antigitanismo verbale e d’azione in tutta Europa, l’alto tasso di disoccupazione, la mancanza di formazione professionale e, di conseguenza, l’estrema povertà
7 Aprile 2015
(7 aprile 2015) - Era l'8 aprile del 1971 quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo Rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei Rom riconosciuta dall’Onu nel 1979. In ricordo di tale data è stata istituita l'8 aprile, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti.
In questa occasione, l’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), ha organizzato l'International Roma Day 2015, una giornata di approfondimento sui temi dell’istruzione e della formazione professionale dei giovani Rom, Sinti e Caminanti con un focus su alcune iniziative recentemente intraprese nell’ambito della Strategia Nazionale di Inclusione delle tre comunità. L’evento si terrà a partire dalle 10 presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Dobbiamo promuovere una maggiore conoscenza della cultura rom e sinta in Italia e delle problematiche che emergono – afferma Franca  Biondelli Sottosegretario al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali con delega all’Integrazione – consapevoli che solo l’incontro, il confronto e la mediazione possano consentire il superamento dei pregiudizi e stereotipi”. La giornata sarà introdotta da Ermenelgilda Siniscalchi (Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità), e vedrà l’intervento della stessa Franca Biondelli, Davide Faraone (Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), Luigi Manconi (Presidente Commissione Diritti Umani del Senato), Milena Santerini (Delegata per No Hate Alliance Consiglio d’Europa Università Cattolica di Milano), Paolo Masini (Assessore Scuola, Sport, Politiche Giovanili e partecipazione Roma Capitale), Marco De Giorgi (Direttore Generale dell’Unar) e Giovanna Boda (Direttore Generale Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca).

“Se mi riconosci mi rispetti”
Una legge di iniziativa popolare per il riconoscimento di Rom e Sinti, quale minoranza linguistica
 
Parte  l’8 aprile 2015 la campagna “se mi riconosci mi rispetti”, che ha come obiettivo la raccolta di almeno 50 mila firme valide per la presentazione in Parlamento di una legge di iniziativa popolare di riconoscimento del popolo Romanì, quale minoranza linguistica.   Obiettivo di questa campagna è quello di realizzare gli articoli 3 e 6 della Costituzione che prevedono l’eguaglianza davanti alla legge e la tutela di tutte le minoranze linguistiche con apposite norme; contrastare discriminazione e pregiudizio che sono causa della scarsa integrazione nella società e della marginalizzazione sociale ed economica anche per il mancato riconoscimento dello status di minoranza; infine tutelare il patrimonio linguistico-culturale con istituti analoghi a quelli previsti dalla legge n. 482/1999 per tutte le altre minoranze (diritto allo studio e all’insegnamento della lingua, diffusione della cultura e delle tradizioni storico-letterarie). La partenza della campagna avverrà appunto l’8 aprile alle ore 12.00 con conferenze stampa in alcune città, tra cui Roma, Torino, Pavia, Milano, Mantova, Venezia, Reggio Emilia, Prato, Campobasso e Napoli. Banchetti per la raccolta delle firme verranno allestiti nelle principali città italiane, come anche mostre fotografiche, opuscoli manifesti e spot pubblicitari. La campagna è sostenuta da decine di associazioni ed organizzazioni della società civile.   La UIL è a favore di una legge che riconosca Rom e Sinti come minoranza linguistica.  Per questo motivo abbiamo partecipato alla formazione del comitato promotore e in questo senso, negli ultimi anni abbiamo avviato campagne contro le discriminazioni del popolo Romanì ed appoggiato le ripetute prese di posizione di UNAR e della Commissione Diritti Umani del Senato. Pensiamo dunque che la legge 482/1999 vada modificata in questo senso, allargando il riconoscimento ad una popolazione che conta in Italia almeno 170 mila persone, in gran parte presenti da secoli, ma non ancora completamente integrati nella vita sociale. Siamo convinti che un riconoscimento aiuterebbe anche Rom e Sinti a progredire sulla strada dell’inclusione.
Siamo anche favorevoli ad un approccio integrato al problema di inclusione dei Rom e dei Sinti, nella direzione auspicata dall’Unione Europea e proposta da UNAR. In questo senso consideriamo necessario  un rapido superamento dei campi Rom assieme ad una politica di integrazione socio lavorativa di queste popolazioni, al fine di mettere fine ad ogni forma di discriminazione e razzismo. La UIL dunque sostiene l’iniziativa e si augura che la raccolta delle firme che comincerà in aprile abbia pieno successo. E’ un compito difficile, ma siamo convinti che una campagna di sensibilizzazione su questo terreno è comunque utile anche al fine di contrastare  brutti stereotipi e la cattiva informazione che circola troppo stesso ai danni della popolazione Romanì.