FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornata mondiale dei diritti umani

(10 dicembre 2014) - Scopo primario della giornata odierna è educare e sensibilizzare al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali
10 Dicembre 2014
(10 dicembre 2014) - Oggi, 10 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata il 10 dicembre 1948. Essa costituisce un codice etico di importanza storica fondamentale: per la prima volta nella storia dell’umanità, veniva infatti prodotto un documento che riguardasse tutte le persone del mondo, senza distinzioni. Per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere, per la sola ragione di essere al mondo. Come si legge all’art. 1, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancisce che ”tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
L’istituzione formale della Giornata odierna risale al 4 dicembre 1950, quando, durante il 317º meeting globale dell’ONU, venne promulgata la risoluzione 423(V) che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazione concernenti ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona. Da allora la ricorrenza costituisce uno degli eventi di punta nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite a New York ed è onorata con conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali come mostre e concerti. Durante le celebrazioni  vengono inoltre tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti: il Premio Nobel per la pace, assegnato ad Oslo, ed il quinquennale Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Human Rights Prize), istituito dall’Assemblea Generale nel 1966 e assegnato per la prima volta il 10 dicembre 1968 in ricordo del ventesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Scopo primario della giornata odierna è educare e sensibilizzare al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Non a caso, la giornata si pone anche come momento di confronto e riflessione per rendere omaggio a tutti i difensori dei diritti umani che, attraverso la loro azione, lottano per porre fine alle discriminazioni e alle ingiustizie. Slogan di quest’anno: “diritti umani 365”. Un motto che incoraggia e incita affinché ogni giorno sia “il giorno dei diritti umani”.  “Denunciamo le autorità che negano i diritti di qualsiasi persona o gruppo. Dichiariamo che i diritti umani sono per tutti e per tutto il tempo: chiunque siamo e in qualunque luogo ci troviamo; non importa la nostra classe, le nostre opinioni, il nostro orientamento sessuale. Questa è una questione di giustizia individuale, di stabilità sociale e progresso globale. Invito gli Stati membri a rispettare il loro obbligo di proteggere i diritti umani in ogni giorno dell’anno. Invito la gente a obbligare i loro governi a rendere conto.” Queste le parole del Segretario generale Ban Ki-moon, nel suo messaggio per la giornata.

 Abbiamo fatto molto, ma molto resta ancora da fare. Nella Giornata mondiale per i diritti umani, l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, ha voluto celebrare la ricorrenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni unite, nel giorno del 66esimo anniversario.
"L'Ue è impegnata nel sostenere questi diritti", ha dichiarato Mogherini in un comunicato, anche "con la nomina di un Rappresentante speciale per i diritti umani", nella persona di Stavros Lambrinidis e con "la stretta collaborazione e il sostengo alle organizzazioni della società civile in tutto il mondo".
"Abbiamo raggiunto molti risultati, ma molte cose restano ancora da fare. Fra queste vi è il lavoro sulla tortura", ha ricordato il capo della diplomazia europea all'indomani del rapporto del Senato americano sulle distorsioni della Cia. Trent'anni dopo la Convenzione contro la tortura, questa "è ancora ampiamente praticata nel mondo. Ciò richiede la nostra urgente attenzione".