(4 agosto 2017) - Sono trascorsi oltre 60 anni e quell 8 agosto 1956 rimane ancora forte nella memoria di tanti italiani. Quel giorno, infatti, un incendio riempì di fumo tutto il pozzo minerario di Bois du Cazier, nei pressi di Marcinelle, provocando la morte di 262 dei 274 lavoratori presenti in quel momento nella miniera. Di questi, 136 erano italiani.
Dal 2011 questa data è stata riconosciuta ufficialmente in Italia dove viene celebrata la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo. Il ricordo di queste morti sul lavoro dice oggi la Fondazione Migrantes che da sempre segue pastoralmente i tanti italiani emigrati in ogni parte del mondo rappresenta una occasione per non dimenticare chi, ancora oggi, muore sui luoghi di lavoro, siano essi italiani allestero che stranieri residenti nel nostro Paese. Ecco perché spiega don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes il nostro sguardo e la nostra attenzione in questi giorni va proprio a Marcinelle come simbolo anche dei numerosi morti italiani durante il loro lavoro in diverse tragedie non ultime quelle avvenute durante alcuni attentanti terroristici e a Londra in un incendio in un grattacielo alla periferia della città - con la richiesta di un impegno maggiore per la sicurezza sul lavoro sempre più precaria.
La celebrazione eucaristica per ricordare quella tragedia, che questanno si celebrerà il giorno prima, e i 262 rintocchi di campana dell8 agosto, con il nome di ognuno dei minatori morti, rappresenta ancora una volta occasione per una riflessione sullattualità delle tragedie che segnano il mondo del lavoro migrante.
Il 30 agosto ricorre anche lanniversario della tragedia di Mattmark in cui morirono 88 persone, tra queste 73 erano italiani.
Bellunesi nel Mondo
Per non dimenticare
Messaggio del Presidente Mattarella
30 agosto 1965 30 agosto 2017: su Radio Abm uno speciale per non dimenticare
Italiani allestero: oggi il ricordo della tragedia di Mattmark