FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

I canti dei giovani per non scordare cosa fu l’Olocausto

(19 gennaio 2018) - I canti continuano nel freddo. Con Djelem Djelem, inno del popolo rom che ricorda il Porrajmos, Andr’oda Tbaris, il canto che rievoca i lamenti del popolo rom slovacco. Infine Ani Ma’amin, il rabbino cantore vi aggiunse una sua musica nel ’42. Gli ebrei intonavano questo canto durante la marcia verso le camere a gas.
19 Gennaio 2018

(19 gennaio 2018) - Vento gelido ieri mattina in stazione: il 5 aprile 1944 dal binario 1 partì il convoglio - agganciato al treno già pieno di deportati in arrivo dal campo di Fossoli, vicino a Modena – su cui erano ammassati i 104 ebrei mantovani rastrellati dai tedeschi nei giorni precedenti e portati in via Govi, dove c’era la casa di riposo ebraica e oggi si trova ancora la Sinagoga. Il treno era diretto ad Auschwitz. Solo cinque tornarono. Ieri alle 8.45 dal binario 1 è iniziato il Percorso tra i Luoghi della Memoria, organizzato dal Conservatorio Lucio Campiani con il liceo musicale Isabella d’Este. Nel freddo pungente, con un cielo plumbeo, si sono alzate le belle voci degli studenti del liceo musicale, diretti dal docente Romano Adami. Il coro era intervallato dalla voce meravigliosa di Rita Gelmetti.

Gazzetta di Mantova
 

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