(6 agosto 2014) - Al 1° gennaio 2014, in base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.874.726 cittadini non comunitari.
Tra il 2013 e il 2014 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 110 mila unità (+3%)
I paesi di cittadinanza più rappresentati sono Marocco (524.775), Albania (502.546), Cina (320.794), Ucraina (233.726) e Filippine (165.783). Tali 5 paesi rappresentano il 45,1% del totale dei cittadini non comunitari presenti.
I minori presenti in Italia costituiscono il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti.
Continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo: passano da 2.045.662 nel 2013 a 2.179.607 nel 2014; questi rappresentano il 56,3% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti.
La quota di soggiornanti di lungo periodo sul totale è particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord.
Si registra una lieve flessione del numero di nuovi permessi di soggiorno concessi: durante il 2013 ne sono stati rilasciati 255.646, il 3,2% in meno rispetto all'anno precedente.
Il calo dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-5,0%) più degli uomini (-1,4%).
La riduzione dei nuovi permessi concessi interessa, in particolare, il Centro: in tale ripartizione durante il 2013 sono stati rilasciati circa 64 mila nuovi permessi, con un calo dell'11,5% rispetto al 2012.
Rispetto al 2012 aumentano le nuove concessioni di permessi per lavoro (+19,3%). Di contro si è registrata una diminuzione per tutte le altre motivazioni; i permessi per famiglia sono diminuiti del 10%, quelli per studio del 12% e quelli per asilo/motivi umanitari del 16,5%.
A testimonianza di migrazioni che corrispondono spesso a progetti di vita, oltre l'82% dei cittadini non comunitari regolarizzati durante il 2003 è ancora regolarmente presente a gennaio del 2014.
Quasi l'80% dei regolarizzati durante il 2003 (anno della "grande regolarizzazione") rimasti nel nostro Paese ha convertito l'iniziale permesso con scadenza in uno di lungo periodo.
Durante il 2012 si sono registrate 65.383 acquisizioni di cittadinanza; il 91,9% (60.060) ha riguardato persone che avevano in precedenza la cittadinanza di un paese non comunitario. Hanno acquisito la cittadinanza italiana soprattutto marocchini (14.728) e albanesi (9.493); tali nazionalità di provenienza rappresentano il 40,3% del totale delle acquisizioni di cittadinanza da parte di cittadini non comunitari. Seguono, a una certa distanza, le persone provenienti da Tunisia, India.
Durante il 2012 le acquisizioni di cittadinanza per residenza da parte di persone originarie di paesi non comunitari sono state 22.844 (38%), quelle per matrimonio 17.835 (29,7%).
Per le donne il matrimonio resta la modalità largamente prevalente per l'accesso alla cittadinanza. Le acquisizioni per questa motivazione rappresentano quasi il 47% del totale per la popolazione femminile, e solo il 11,2% per quella maschile.
Per informazioni: Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche e ambientale Cinzia Conti
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