FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il cardinale Scola: sì allo ius soli, ma regolato

(19 settembre 2013) - Il mescolamento dei popoli è un processo inarrestabile, orientiamolo verso l'integrazione. Politica interpreti anche le paure della gente
19 Settembre 2013
(19 settembre 2013) - Intervistato da "Repubblica" il 18 settembre, il cardinale Angelo Scola  dice: "Io istintivamente sono a favore dello ius soli, però anche questo va studiato e regolamentato con grande attenzione e realismo".

"In una situazione come quella attuale - spiega l' Arcivescovo di MIlano - non si può sancire meccanicamente il diritto per chiunque venga in Italia, anche per poco tempo, di fare un figlio, fargli ottenere la cittadinanza, e poi andarsene".
"Il mescolamento dei popoli è un processo. E i processi non ci chiedono il permesso di capitare: avvengono. Saggezza chiede che cerchiamo di orientarli al meglio, puntando all’integrazione. È di capitale importanza però distinguere i ruoli. La Chiesa è chiamata a fare una cosa, la società civile è chiamata a farne altre, la politica altre ancora".
Il cardinale sottolinea che "quando il Papa va a Lampedusa, testimonia che la Chiesa deve farsi carico del bisogno nella sua immediatezza. Arriva da noi gente che sta male: la si accoglie, la si aiuta. Poi però la politica deve fare la sua parte".
"Sull’immigrazione è necessaria una politica capace di interpretare e di gestire le istanze che nascono dalla società civile, compresa la paura della gente".