FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il FAIM per il voto all'estero

(13 febbraio 2018) - Il FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo) auspica che la campagna elettorale si svolga, anche all’estero, nel libero confronto democratico di idee e di programmi che facciano riferimento sia alla madrepatria che alle collettività emigrate
13 Febbraio 2018
(13 febbraio 2018) - Il FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo) rivolge agli italiani all’estero l’invito alla massima partecipazione alle consultazioni elettorali nella piena trasparenza e correttezza delle procedure e modalità del voto per corrispondenza. C’è bisogno di un voto informato e consapevole. La delegittimazione del voto all’estero, più volte tentata, va contrastata con il rigoroso rispetto di quanto, in materia elettorale, è sancito dalla Costituzione. La rete associativa svolgerà, autonomamente, la sua funzione di impulso alla partecipazione al voto delle cittadine e dei cittadini italiani all’estero. Le elezioni del 4 marzo si svolgono in un contesto generale che registra una consistente crescita della presenza italiana nel mondo.
Gli italiani emigrati sono passati nel corso dell’ultimo decennio, da circa 3.5 milioni, ad oltre 5 milioni. La nuova emigrazione italiana cresce al ritmo di quasi 300 mila espatri all’anno e si stima che quasi un milione di nuovi emigrati siano residenti all’estero, pur non comparendo nei dati Aire e, solo parzialmente, in quelli dell’anagrafe consolare.
Molti di loro, purtroppo, non potranno votare e ciò costituisce un vulnus democratico cui il nuovo Parlamento è chiamato a definire idonee soluzioni sul piano legislativo per garantire a tutti il pieno diritto di cittadinanza. La  fase di transizione  che stiamo attraversando sta mutando sensibilmente e velocemente lo scenario degli italiani nel mondo, che era rimasto sostanzialmente stabile dagli anni ‘70 al 2005. A fronte di questi cambiamenti c’è bisogno di un adeguamento serio e rapido delle politiche a favore di chi emigra o è emigrato.
Si tratta di attivare un’azione mirata a tutelare diritti vecchi e nuovi, dall’orientamento, al lavoro, alla previdenza, dalla partecipazione alla cittadinanza, nel contesto dei processi economici e sociali causati dalla globalizzazione. Vi è la necessità di valorizzare, all’interno delle politiche e delle strategie di sviluppo del Paese, il grande patrimonio rappresentato dai giovani, per evitare che l’emigrazione si traduca in una perdita netta di risorse, di competenze e di opportunità.