FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Italian Dreamtime – Sognando l’Australia

(17 marzo 2014) - Italian Dreamtime, un viaggio-documentario, che mira a costruire un ritratto degli emigrati italiani di ieri e di oggi, per scoprire se l’Australia è davvero la nuova terra promessa
17 Marzo 2014
(17 marzo 2014) - In un crocevia tra presente, passato e futuro, "Italian Dreamtime" mira a costruire un ritratto degli emigrati italiani di ieri e di oggi, per scoprire se l’Australia è davvero la nuova terra promessa. Un viaggio-documentario fatto di storie, interviste, scatti fotografici e incontri fortuiti, che è possibile seguire ogni giorno sulla pagina Facebook, su Twitter, Instagram e sul sito del progetto www.italiandreamtime.com. Le storie più significative diventeranno poi una video-serie ad episodi, pubblicati su YouTube a partire da giugno.
Negli anni ’50 e ’60 si è assistito alla più grande emigrazione di italiani in Australia ed oggi, mezzo secolo dopo, il fenomeno si sta ripetendo: migliaia di giovani lasciano il Bel Paese per trasferirsi Down Under ogni anno. Quali sono le motivazioni che spingono questi ragazzi a lasciare casa e tradizioni per recarsi agli antipodi? Quel sogno chiamato Australia è oggi lo stesso di 50 anni fa? Ci sono le stesse ambizioni e possibilità di successo nelle storie delle nuove generazioni?
Dal desiderio di trovare una risposta a queste domande è nato "Italian Dreamtime - Sognando l’Australia", un viaggio-documentario tra gli italiani e italo-australiani che vivono dall’altra parte del mondo e che, ognuno a proprio modo, hanno contribuito e contribuiscono a creare quello che oggi è il made in Italy in Australia: imprenditori, cuochi, calciatori, stilisti, designer, ristoratori, tutti partiti alla ricerca di un futuro migliore inseguendo un sogno.
Le storie di "Italian Dreamtime" sono storie di sogni, di coraggio, di difficoltà e di successi. Dall’ex-pugile romano arrivato negli anni ’50 e diventato campione d’Australia al trentenne Business Analyst bolognese che lavora come istruttore di vela; dal giovane imprenditore partenopeo che ha conquistato Sydney a colpi di vera margherita napoletana al manager di Gallarate che va in ufficio in skateboard. Storie personali diverse, ma accomunate da una scelta: quella di lasciare l’Italia per cercare una vita migliore in Australia.
A raccontare questo fenomeno quattro ragazzi italiani con la passione del viaggio e un sogno tutto loro: scoprire questo Paese lontano ricco di opportunità, raccontandolo attraverso gli occhi degli italiani emigrati. Un team di videomaker, fotografi e travel blogger mossi dal desiderio di raccontare luoghi, persone e storie con gli strumenti e i linguaggi che amano. Il progetto, infatti, utilizza il web come canale principale: ogni giorno nuove storie, scene di backstage e scorci d’Australia vengono condivisi su Facebook, Instagram e Twitter mentre successivamente - a partire da giugno - una serie di video-puntate verrà pubblicata su YouTube.
Dreamtime, nella mitologia aborigena australiana, è il tempo dei sogni e per questi quattro ragazzi il sogno comincia adesso. Dopo aver contattato ambasciate, enti del turismo, tour operator e dopo aver trovato il sostegno di aziende importanti e persone che hanno voluto credere in loro, Denis Strickner di Bolzano, Emiliano Bechi Gabrielli di Terni, Renato La Monica di Napoli e Oriana Pagano di Trento sono partiti alla volta dell’Australia per cercare l’Italia dall’altra parte del mondo. Ogni giorno è possibile seguirli sul web e sui principali social network nella loro nuova vita on the road, e scoprire quell’Italia intraprendente e dinamica che vive "a testa in giù".
 L’IDEA
Ideato e scritto da Emiliano Bechi Gabrielli e Denis Strickner, questo road-trip attraverso l’Australia alla ricerca di storie italiane nasce sullo spunto di un diario di viaggio di Pier Paolo Pasolini, La lunga strada di Sabbia (1959). Pasolini raccontò, per la rivista Successo, l’estate degli Italiani del 1959, restituendo un ritratto del cambiamento in atto in quegli anni, tra i residui del dopoguerra, il boom economico e l’affermarsi della nuova borghesia. Allo stesso modo Italian Dreamtime vuole fare un ritratto degli emigrati italiani del ventunesimo secolo, e scoprire in cosa somigliano e in cosa si differenziano da quelli del secolo precedente. Un progetto ambizioso che comincia in Australia ma guarda già lontano a possibili edizioni in Paesi altrettanto popolati da italiani, quali Canada, Stati Uniti, Brasile e Argentina.
 IL VIAGGIO
ll viaggio di "Italian Dreamtime - Sognando l’Australia" è cominciato il 24 gennaio a Perth, nel Western Australia. Dopo tre settimane nella parte sud-occidentale del continente, la squadra si è trasferita sulla costa orientale, a Sydney. Dalla capitale del New South Wales il viaggio proseguirà verso nord per arrivare a Brisbane, nel Queensland, e da lì poi volare a Darwin. Da qui, con un viaggio di una settimana, il team attraverserà il Northern Territory per raggiungere Uluru e, successivamente, continuerà verso sud fino ad Adelaide in South Australia. Passando per la Great Ocean Road, il lungo itinerario si concluderà verso la fine di aprile a Melbourne, nello stato del Victoria, storicamente il più popolato da italiani.
 IL TEAM
Sono quattro, arrivano da Bolzano, Trento, Terni e Napoli e sono, prima di tutto, viaggiatori. Insieme formano una squadra ben assortita, con competenze che spaziano dal videomaking alla fotografia, dalla scrittura di viaggio all’uso dei social media. Sono Emiliano Bechi Gabrielli (videomaker, fotografo, social media specialist), Denis Strickner (videomaker e blogger) Renato La Monica (videomaker e fotografo) e Oriana Pagano (web designer, blogger e fotografa).
 I PARTNER
Italian Dreamtime è nato dalla passione di quattro ragazzi per il viaggio e lo storytelling. Non sarebbe tuttavia stato possibile senza l’aiuto di alcuni sponsor e partner che hanno creduto nel progetto e hanno voluto farne parte. Sponsor del calibro di Cathay Pacific che ha fornito i biglietti aerei, Lonely Planet Italia e Salewa che hanno messo a disposizione, rispettivamente, guide e abbigliamento tecnico, ma anche qualche generoso sostenitore privato italiano e italo-australiano. Il progetto conta anche sulla collaborazione di alcuni enti del turismo australiani e preziosi media partner quali, per citarne solo alcuni,Turisti per caso, Vivi all’estero, Non solo turisti e Alpin Foto. (aise)