(13 maggio 2014) - Il comunicato della Migrantes
La celebrazione della Giornata internazionale della famiglie, questanno, per lItalia e lEuropa, saccompagna con due avvenimenti che segnano il dibattito e la vita sociale e politica: la nuova stagione di sbarchi in Sicilia, con larrivo di numerose famiglie soprattutto dal Corno dAfrica e dal Medio Oriente, e le elezioni europee. E indubbio che lItalia di oggi vede un immigrazione che cresce solo con le nuove nascite da genitori immigrati (80.000 nel 2012) e con i ricongiungimenti familiari (passati da 10.000 nel 1992 a 65.000 nel 2002 fino a raggiungere gli 80.000 nel 2012).
La crisi ha fermato, soprattutto in Spagna e in Italia, limmigrazione, anche se ha posto questi due Paesi di fronte a un Mediterraneo che è la strada, la via daccesso allEuropa per molti migranti in fuga da guerre e dittature, spesso famiglie con bambini. La famiglia in Italia, ha rilevato anche la Settimana Sociale dei cattolici italiani a Torino , vede camminare accanto alle famiglie composte da cittadini italiani altre famiglie diverse (ormai oltre 2 milioni): famiglie immigrate, famiglie di richiedenti asilo e rifugiate, famiglie internazionali, dove i due o più componenti vivono distanti, famiglie amputate da un genitore o da figli, anche minori, che si sono messi in viaggio, famiglie miste, famiglie di apolidi e famiglie di minoranze non riconosciute, come i rom.
La diversità familiare sul piano non solo della provenienza, ma anche dellesperienza culturale e religiosa, indica uno dei cambiamenti e delle provocazioni più importanti che caratterizzano il contesto familiare odierno da custodire, valorizzare culturalmente e sostenere politicamente nella vita e nella storia delle nostre città e, in esse, della Chiesa.
Un pensiero particolare in questa Giornata internazionale della famiglia va ai senza famiglia: alle madri e ai padri che vivono in Italia e hanno la famiglia lontana, anche da diversi anni; alle famiglie rom che si vedono amputate , perché con troppa facilità le vengono tolti i figli; alle famiglie della gente dello spettacolo viaggiante, continuamente in cammino, spesso non accolte dalle comunità; alle centinaia di minori senza famiglia che stanno giungendo sulle coste della Sicilia, a Pozzallo, Augusta, Siracusa, dove famiglie e comunità italiane stanno regalando allItalia e allEuropa nuove storie di solidarietà, gratuità e accoglienza, ma anche custodiscono la rabbia di una città, di un Paese che non è stato ancora capace di una programmazione e di un accompagnamento dei flussi migratori. E una Giornata di festa e di preoccupazione per tante famiglie migranti, quella di questanno. Una Giornata che, però, ci ricorda la grande risorsa delle famiglie nelle migrazioni.