FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La comunità cinese in Italia: sfatiamo gli stereotipi

(16 aprile 2015) - Oggi vogliamo sfatare alcuni degli stereotipi associati ai cittadini cinesi”. Apre così Nicoletta del Pesco, direttrice del giornale online Piuculture, il convegno Raccontare la comunità cinese, promosso in collaborazione con il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale de La Sapienza Università di Roma.
16 Aprile 2015

(16 aprile 2015) - Oggi vogliamo sfatare alcuni degli stereotipi associati ai cittadini cinesi”. Apre così Nicoletta del Pesco, direttrice del giornale online Piuculture, il convegno Raccontare la comunità cinese, promosso in collaborazione con il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale de La Sapienza Università di Roma. La tendenza a considerare i cinesi una comunità chiusa è strettamente legata alle barriere linguistiche, come spiega Ji Yuan, responsabile cinese dell’Aula radiofonica Confucio Cri-Uni-Italia, piattaforma multimediale per lo studio della lingua e della cultura cinese : “I migranti di prima generazione non sono riusciti a imparare l’italiano perché trascorrendo molto tempo al lavoro avevano difficoltà a seguire dei corsi, senza i quali sarebbe stato impossibile per loro comprendere una lingua radicalmente diversa da quella d’origine”. In italiano ci sono due generi, maschile e femminile, e due numeri, singolare e plurale, il verbo è flesso per modo, tempo, diatesi, persona e numero. “In cinese tutto questo non esiste, mentre il significato dei termini varia a seconda dei toni con cui vengono pronunciati”. Alla barriera linguistica si affianca una tradizione culturale che valorizza il riserbo: “Un nostro proverbio afferma che chi parla di più sbaglia di più”. Si registrano però profondi cambiamenti con la seconda generazione e, soprattutto, la terza: “Sono italiani con facce cinesi, per loro l’esigenza è al contrario conoscere la cultura d’origine”....continua