(07 febbraio 2014) - Don Nicola è ancora più adirato perché, racconta, «ho trovato ovunque le porte chiuse» davanti alla richiesta di aiuti e soprattutto di fronte alla necessità, «che pure sta sotto gli occhi di tutti», di smantellare l’indecenza di un campo nomadi, costruito tra la spazzatura, per allestire altrove un nuovo accampamento organizzato con acqua potabile, elettricità, servizi igienici.