FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Lampedusa medaglia d'oro al merito per l'umanità e l'accoglienza

(4 febbraio 2015) - Un riconoscimento e un ringraziamento per l’umanità dimostrata nell’accoglienza dei migranti arrivati in questi anni. La Croce Rossa Italiana ha deciso di conferire all’isola di Lampedusa la medaglia d’oro al merito per sette precise ragioni: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità
4 Febbraio 2015
(4 febbraio 2015) - Un riconoscimento e un ringraziamento per l’umanità dimostrata nell’accoglienza dei migranti arrivati in questi anni. La Croce Rossa Italiana ha deciso di conferire all’isola di Lampedusa la medaglia d’oro al merito per sette precise ragioni: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità.
“Di fronte all’enorme portata dell’emergenza sbarchi – spiega la Croce Rossa Italiana – la generosità, il rifiuto del pregiudizio, la volontà di alleviare le sofferenze umane, il grande spirito di fratellanza, hanno fatto di Lampedusa un esempio di umanità e responsabilità collettiva per tutto il Paese”. Per questo motivo il riconoscimento ai lampedusani vuole essere un “segno tangibile della responsabilità collettiva che ogni singolo italiano ha nei confronti delle sofferenze e difficoltà altrui e monito per l’intera comunità nazionale a superare le barriere del pregiudizio”.
Il premio verrà consegnato alla cittadinanza il prossimo 6 febbraio dal presidente nazionale della CRI, Francesco Rocca. La cerimonia si terrà in piazza Garibaldi e vedrà, tra gli altri, la partecipazione delle scuole isolane, che saranno coinvolte in un programma di divulgazione dei principi che ispirano l’organismo di volontariato, quali la garanzia dell’accoglienza e del supporto a chi scappa da guerre e carestie, nel rispetto dei diritti fondamentali e della dignità di esseri umani. La manifestazione sarà anche l’occasione per salutare i primi volontari dell’Isola, i quali, dopo aver seguito un percorso di formazione, sono ora pronti ad affrontare le sfide dell’aiuto solidaristico sotto le storiche insegne rossocrociate.
Il battesimo dei volontari lampedusani si inquadra in un piano di rafforzamento della rete presente sul territorio siciliano, in considerazione della condizione sempre più esplosiva di molti paesi africani e mediorientali e, quindi, del crescente numero di persone che cercano rifugio nel nostro Paese.
Nel corso del 2014 sono stati circa ottantacinquemila i migranti assistiti dalla CRI durante gli sbarchi sulle coste siciliane e circa tremila i volontari coinvolti durante le attività di assistenza umanitaria. A Palermo come a Porto Empedocle, le attività dei volontari hanno riguardato e riguardano non soltanto il soccorso e l’assistenza medica, ma anche il sostegno psicologico, soprattutto dei bambini e l’azione diretta ai ricongiungimenti familiari.
I numeri degli arrivi, nel 2015, non sembrano destinati a diminuire. Basti dire che le persone soccorse nel mese di gennaio sono più di seicento, provenienti in prevalenza da Mali, Nigeria, Gambia, Marocco e Siria. C’è, dunque, ancora tanto da fare.
(Luca Insalaco - Lampedusa e Linosa)