L'immigrazione arricchisce le comunità d'origine e di destinazione
(14 maggio 2013) - L’Europa è una terra incognita per gli stranieri che ancora non godono tutti degli stessi diritti
14 Maggio 2013
(14 maggio 2013) - Per il nuovo ministro degli Esteri, gli immigrati nei diversi paesi dellUe sono trattati ancora in maniera disomogenea per quanto riguarda diritti e garanzie - Secondo il parere di Emma Bonino, ministro degli Esteri, che ha parlato durante il suo intervento a Firenze in occasione della Conferenza Internazionale sullo stato dellUnione Europea; il fenomeno migratorio è molto importante in quanto arricchisce sia i paesi di destinazione sia quelli dorigine. Ovviamente tutto ciò avviene se la comunità vive e accetta serenamente il fenomeno stesso, riuscendo a superare la paura e il pregiudizio, ciò che ancora adesso in Italia trova non poche difficoltà. Il ministro ha affermato che ultimamente sta aumentando una sorta dintolleranza nei confronti degli immigrati clandestini, mostrata principalmente da alcuni movimenti populisti, che sta mettendo in serio pericolo il carattere aperto e inclusivo dimostrato fino ad aggi dalla nostra comunità. I padri fondatori dellUnione Europea avevano compreso che solo attraverso lintegrazione e labbattimento delle barriere si potevano garantire pace e sicurezza a tutti i popoli. Libertà di commercio vuol dire anche libertà di movimento delle persone. Emma Bonino ha poi spiegato sempre durante la conferenza, che lEuropa è una terra incognita per gli stranieri che ancora non godono tutti degli stessi diritti. La promozione e la protezione di questi ultimi è importantissima soprattutto per chi viene a lavorare nel Vecchio Continente. Ecco che allora lEuropa deve difendere i propri valori e la propria economia, riducendo i costi di produzione. Il ministro degli Esteri ha terminato infine affermando che la soluzione federale è lunica che possa garantire la convivenza di 500milioni di persone provenienti da culture diverse. Un federalismo in versione light è divenuto anche necessità per finanziare ancora la politica estera e di sicurezza, la ricerca scientifica, e altre tipiche politiche prerogativa dei governi