L'Italia e la Guerra Fredda.
Esuli dall’Est, una storia di fughe e accoglienza nel campo profughi di Latina
Emanuela Gasbarroni
La cortina di ferro ha rappresentato una linea di separazione densa di significati, anche riguardo alla tematica così complessa dei diritti umani. Il concetto di libertà, nelle sue varie accezioni, è stato cruciale per decidere delle vite di centinaia di migliaia di persone. La Guerra fredda in Italia viene ricostruita con la storia del Campo profughi “Rossi Longhi” di Latina, che ha ospitato dal 1957 (all’indomani dell’invasione dell’Ungheria) agli inizi degli anni Novanta (dopo la caduta del muro di Berlino) circa 100 mila rifugiati, che scappavano dai Paesi dell’Est europeo. Dopo qualche mese nel Campo, gli esuli andavano principalmente in Canada, Australia o Stati Uniti. Una incredibile vicenda umana e geopolitica, tracciata con una molteplicità di fonti, per dare voce a uomini e donne che rischiavano la vita, perdevano relazioni affettive e lasciavano il loro mondo pur di conquistare la libertà. Ricostruire il microcosmo del Campo “Rossi Longhi” e della città che lo accoglieva significa non solo narrare una pagina di storia recente, ma anche trovare quelle analogie con il fenomeno migratorio attuale, oggi come allora denso di percezioni sbagliate, strumentalizzazioni politiche e scelte poco adeguate.
ISBN: 979-12-5975-249-9
Anno di pubblicazione: 2023
Numero di pagine: 256
Collana: Quaderni Migrantes 22