Notevole successo di partecipazione, sia in presenza sia online, ieri lunedì 12 giugno a Firenze presso la Sala Teatina del Centro Internazionale Studenti “Giorgio La Pira di Firenze, per la presentazione del libro “L'italiano Utile”, un corso di italiano L2 semplificato per richiedenti asilo, fruibile da chiunque non frequenti corsi strutturati o utilizzabile in essi anche come sussidio didattico.
Il testo, frutto della collaborazione tra Ass. Casa di Betania OV e il Centro La Pira, come illustrato da Giulia Severi dell’Associazione Casa di Betania e da Edoardo Mascello del Centro La Pira, è articolato in dieci unità didattiche ed offre a volontari e facilitatori linguistici uno strumento utile come supporto didattico per insegnare l’italiano specificatamente ai richiedenti asilo per il raggiungimento del livello A1 dell’Italiano L2. Una particolarità che rende il libro estremamente fruibile anche su devices mobili perché multimediale, sono i collegamenti delle unità didattiche a video esplicativi dell’argomento ed esercizi online, anch’essi strumenti didattici facilitativi del percorso di apprendimento rivolto a tutti e sviluppati l’anno prima nell’ambito del progetto Re.Mul.Ita di cui il libro rappresenta una continuità progettuale e didattica. Il progetto “Italiano Utile”, come il precedente, è stato finanziato dalla Fondazione Migrantes nell’ambito dei fondi dell’otto per mille.
La presentazione è avvenuta con la partecipazione di mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes, di Diadori, direttrice del Centro DITALS dell’UNISTRASI, Università per gli Stranieri di Siena, Sara Vatteroni, Direttrice Regionale Migrantes della Toscana Maurizio Certini, membro del CdA del Centro La Pira di Firenze e Lattarulo, esperto in politiche migratorie.
Certini, nel suo intervento, ha sottolineato come il progetto si inserisca perfettamente nel processo indicato da Giorgio La Pira per promuovere la piena cittadinanza: dobbiamo vivere “l’integrazione come reciprocità” e la centralità della città per costruire una comunità inclusiva. Principio questo ripreso da mons. Felicolo quando, chiedendosi “quale città futura possiamo immaginare per una società dinamica e mutevole” ha ricordato la Carta di Siena, documento elaborato dieci anni fa dalla Fondazione Migrantes e dall’UNISTRASI con cui si delineava l’importanza della città come luogo di incontro e della lingua come strumento di integrazione e di cittadinanza. la direttrice Migrantes della Toscana, Vatteroni, ha evidenziato l’importanza di questo progetto di rete in quanto mette in relazione realtà importanti del territorio toscano per l’inserimento sociale degli stranieri attraverso l’insegnamento dell’italiano L2, riconosciute dall’UNISTRASI, che elaborano strategie comuni che valorizzino la dignità delle persone, specialmente gli ultimi degli ultimi, come sono oggi i profughi richiedenti asilo, privati di fatto di qualsiasi diritto e di strumenti ed opportunità per una reale integrazione nella società. Lattarulo ha sottolineato l’importanza di interventi di inserimento sociale per la formazione dei richiedenti asilo, come è l’insegnamento della lingua italiana, anche se oggi in controtendenza la normativa recente, come il Decreto Cutro, ha sostanzialmente azzerato tutti gli interventi di carattere sociale correlati all’accoglienza, in riferimento sia all’insegnamento della lingua italiana L2, sia per l’orientamento legale, sia per l’assistenza psicologica mentre Diadori ha evidenziato l’accuratezza nella redazione del libro, sia per l’uso della grafica, sia per l’uso delle immagini, sia per lo sviluppo del testo, al punto che il libro sarà utilizzato nelle prossime lezioni dei suoi corsi universitari DITALS per i futuri insegnanti di Italiano L2. (S.V. - foto: Reuters)