FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Messaggio dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Europa Occidentale

(28 gennaio 2014) - Milioni di nostri compatrioti hanno manifestato non solo pacificamente, ma anche con spirito festoso, la propria posizione di cittadini intraprendendo la strada del difficile pellegrinaggio verso la dignità dataci da Dio
28 Gennaio 2014
(28 gennaio 2014) - Con grande attenzione e speranza gli ucraini dell’Europa Occidentale seguono gli eventi succedutisi in Ucraina negli ultimi due mesi. Li seguono e ne sono partecipi. Milioni di nostri compatrioti hanno manifestato non solo pacificamente, ma anche con spirito festoso, la propria posizione di cittadini intraprendendo la strada del difficile pellegrinaggio verso la dignità dataci da Dio. La festa della vostra dignità è divenuta la festa della dignità nostra. Ecco perché con particolare ansia e preoccupazione seguiamo insieme al resto del mondo gli eventi degli ultimi giorni. I vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Europa Occidentale esprimono la loro solidarietà al Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina Sua Beatitudine Svyatoslav, a tutti vescovi, sacerdoti, monaci e laici della nostra Chiesa in Ucraina che ha di nuovo sentito in maniera del tutto inaspettata, parole di minaccia da parte dello Stato. La Chiesa non è un organo politico. Tuttavia, essa è chiamata a servire la società in quanto ne è parte con pari dignità. Il suo ministero è stare con il popolo. La Chiesa ha una propria responsabilità verso i fedeli, le persone di buona volontà, il destino dell’Ucraina. Ci indica la strada da seguire l’esortazione di Papa Francesco: “Il pastore deve avere su di se l’odore delle sue pecore”. Papa Francesco, e noi insieme a lui, preferiamo una Chiesa ferita, una Chiesa pronta a sporcare i piedi con la polvere della strada e con il sudore del lavoro; Preferiamo una Chiesa che sta sempre con il suo popolo, piuttosto a una Chiesa astratta e distaccata.

Insieme ai rappresentanti di tutte le Chiese e delle organizzazioni religiose, i Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Europa esprimono la loro profonda condanna per le uccisioni di cui tutti i coinvolti sono responsabili davanti a Dio. Chiediamo di fermare il massacro e la violazione dei diritti.  Inoltre, invitiamo tutte le parti al dialogo, che non è semplice e richiede pazienza, ma le alternative in questa situazione sono decisamente peggiori. Per un dialogo efficace servono apertura e sincerità, e non una serie di monologhi e il ricatto da parte di colui che è forte e armato. Il dialogo prevede un compromesso, ma non a scapito della verità e della giustizia. Invitiamo tutti - il governo, l’opposizione, il mondo degli affari, i cittadini - al dialogo vero e produttivo da condurre a Kyiv e nelle altre città ucraine attraverso negoziati a vari livelli e in diversi formati. Ci rivolgiamo al governo ucraino in carica: voi siete responsabili davanti a Dio e alla gente per il potere a voi conferito. Usatelo per il bene del popolo, non per la sua rovina. Ispirandovi alla legge dovete ricordare che quando la legge diventa ingiusta, è la giustizia che diventa legge.
Responsabili politici ed esponenti della società civile, proteggete la fiducia dei cittadini, la loro pace e le loro vite. Siano la dignità e gli interessi del popolo ucraino il vostro obiettivo e la base per tutte le vostre decisioni e azioni.
Ai milioni di difensori della dignità in tutta l’Ucraina ci rivolgiamo con le parole di Cristo: “Non abbiate paura!” Ricordiamoci la storia della recente salvezza del popolo ucraino, la vittoriosa testimonianza dei nostri martiri e dei padri spirituali, la storia di salvezza di ognuno di noi. Che questa citazione pasquale diventi per voi fonte di ispirazione in questo tempo critico e talvolta pieno di inquietudine. Il nostro pellegrinaggio verso la “terra promessa” continua. Possiamo essere sicuri che Dio non ci abbandonerà mai.
Ci rivolgiamo agli organismi europei, agli Stati e ai loro cittadini. Vi invitiamo a conoscere con maggiore profondità gli eventi in Ucraina e di esserne più partecipi. Non dobbiamo dimenticare che l’ignoranza e l’inattività in periodi di crisi portano alla catastrofe. Nel XX secolo l’Ucraina più volte è stata luogo di sanguinosi conflitti, soprattutto a causa di interventi esterni e dell’indolenza estera quando il mondo non ha reagito alla voce ucraina “che gridava nel deserto”. La situazione in Ucraina non sarà risolta senza la mediazione e senza un efficace sostegno internazionale. Gli ucraini contano sulla solidarietà attiva della società internazionale.
In primo luogo invitiamo tutti quanti alla riflessione morale e al sostegno attraverso la preghiera.
Il crollo dell’Unione Sovietica, l’uscita della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina dalle catacombe e la libertà di tutte le confessioni ucraine, i 22 anni di sviluppo pacifico dello Stato indipendente, nonostante i traumi storici e il ricordo delle ingiustizie del passato, sono un grande dono di Dio. Meravigliosa è stata la solidarietà pacifica dimostrata dal Majdan di Kyiv e da altre piazze in Ucraina e nel mondo dove si sentivano non appelli politici ma la voce della dignità umana data da Dio.
L’uomo aspira a rapporti interpersonali, famigliari, sociali, civili, ecclesiali, nazionali e internazionali stabili. Per averli, serve la grazia divina. Serve la volontà di Dio e quella di tutte le persone dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo. Le relazioni giuste, la vera dignità umana e i diritti dell’uomo presumono volontà, lavoro, sacrificio e responsabilità di ciascuno di noi.
Altrimenti un Paese divenuto indipendente in modo pacifico, potrebbe trasformarsi in un inferno di contrapposizioni, in un campo di battaglia. Il nostro attuale compito comune è evitare gli errori del passato e preservare l’Ucraina integra e pacifica, proteggendo le persone dalla morte e dalla violenza e collaborando al ripristino della verità e della giustizia.
Noi, vescovi ucraini in Europa, vi assicuriamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Vi promettiamo di fare tutto il possibile affinché la voce degli ucraini risuoni sempre più forte nei Paesi sotto la nostra cura pastorale. I greco-cattolici dell’Europa si uniscono alle Chiese in Ucraina in preghiera e in digiuno per la salvaguardia della pace e dell’integrità dell’Ucraina.
La dignità data da Dio e la verità divina sono inalienabili. La verità divina e la dignità dataci da Dio vinceranno!
 
Monaco di Baviera, Londra, Parigi, Roma, 24 gennaio 2014 a.d.
 
Sua Eccellenza Petro (Kryk)
Esarca apostolico per gli ucraini in Germania e in Scandinavia
 
Sua Eccellenza Glib (Lonchyna)
Vescovo dell’Eparchia di Sacra famiglia di Londra per gli ucraini in Gran Bretagna
Visitatore apostolico per gli ucraini in Irlanda
 
Sua Eccellenza BORYS (Gudziak)
Vescovo dell’Eparchia di San Volodymyr a Parigi per gli ucraini in Francia, Svizzera, Belgio, Olanda e Lussemburgo
 
Sua Eccellenza DIONISIO (Lachovicz)
Visitatore apostolico per gli ucraini in Italia e in Spagna
 
 
Lettera di Don Y. Semehen (Coordinatore etnico nazionale degli ucraini in Italia)