(26 febbraio 2014) - Da quando il cardinale di New York, John OConnor, nel 2001 lo nominò direttore dellapostolato italiano, don Robert Aufieri ha visto arrivare nel suo ufficio (nella First Avenue in Manhattan) decine di nuovi emigrati italiani ogni settimana e li ha aiutati a diventare cittadini americani, ad apprendere linglese, a cercare lavoro o a scoprire il modo per non perdere i contatti con le famiglie. Ogni anno circa 1500 italiani emigrano qui in cerca di lavoro, vista la crescente disoccupazione che sta dilagando in patria. I nuovi arrivati si stabiliscono in tutte e cinque le zone che compongono la città di New York, (Staten Island, Bronx, Brooklyn, Queens e Manhattan). Ma ad accoglierli non ci sono quasi più i sacerdoti italiani venuti qui tra il 1950 e il 1960: molti sono morti, altri sono ormai molto anziani. Oggi sono stati rimpiazzati da sacerdoti americani, spagnoli, africani o polacchi che hanno studiato a Roma e sanno parlare italiano, alcuni con grande proprietà. Ben ottanta parrocchie newyorkesi celebrano la messa domenicale in italiano, e molte altre offrono nella lingua di Dante celebrazioni saltuarie come novene, tridui, anniversari di matrimonio, feste di santi, funerali e confessioni...(continua) - (Messaggero di san'Antonio di Al Barozzi)