Un momento di festa e di incontro per la comunità cattolica filippina bolognese, che ha voluto celebrare i due anni del suo percorso unitario con una giornata intera trascorsa nella preghiera e nella fraternità. Da anni, esistevano a Bologna alcuni nuclei di fedeli filippini, che fanno riferimento a movimenti laicali di spiritualità. Poi si è aperta la possibilità di creare un appuntamento corale per la celebrazione eucaristica domenicale, con il sostegno della Migrantes diocesana. Don Valentino Pin Lac, cappellano della comunità filippina di Modena, ha assunto la cura anche della comunità bolognese che si riunisce la domenica mattina nella basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano. Durante la celebrazione è stata messa in risalto l’importanza dell’esistenza e della vitalità di questa comunità, anche a fronte della suggestione di sette paracristiane molto attive tra i migranti. La comunità filippina si distingue in modo particolare nel suo impegno a trasmettere la fede ai più giovani. Spesso le seconde generazioni di immigrati, quei ragazzi nati in Italia e che parlano italiano con accento bolognese, fanno fatica ad identificarsi con l’una o l’altra cultura, creando non pochi problemi educativi. È proprio in comunità come queste che trovano incoraggiamento a considerare la cultura di origine come una ricchezza da condividere.
Il responsabile di Migrantes della diocesi, don Andrea Caniato, ha esortato i Filippini a raccogliere dalla quaresima anzitutto il messaggio della domenica, come un giorno diverso dagli altri, la Pasqua settimanale che ci dona nella comunione con Cristo la forza di affrontare le sfide della vita e anche a vivere la comunità come parte della grande famiglia della Chiesa di Bologna che oggi è abbellita dalla fede e dalle espressioni di devozione e cultura dei filippini.