Festa dei Popoli, domenica 8 gennaio, nella chiesa di Santo Stefano a Cesena. La Messa è stata presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri. Con lui sull’altare numerosi sacerdoti e diaconi.
Il diacono Ettore Rossi, direttore dell’ufficio diocesano Migrantes, che assieme alla Caritas ha organizzato il pomeriggio, ha introdotto la celebrazione eucaristica e ha ringraziato per la partecipazione. Diverse le comunità presenti. In particolare quelle polacca, ucraina e romena. Presenti gruppi di africani di lingua inglese. La Messa è stata animata da tutte le comunità. Alcune parti della Messa sono state proposte in inglese, in francese, polacco, ucraino e romeno. Lo stesso è accaduto per i canti e le intenzioni di preghiera.
Durante l’omelia, riferisce il settimanale diocesano “Corriere Cesenate”, mons. Regattieri ha commentato le letture proposte dalla liturgia, che faceva memoria del Battesimo di Gesù. “Nel Vangelo di oggi abbiamo ascoltato come il Padre si metta dalla parte del figlio. È il momento in cui Cristo viene riconosciuto come figlio. Il Battesimo ci ha fatti figli di Dio, ci ha resi cristiani. Cioè, figli del Figlio. E questo per noi è motivo di gioia e anche di responsabilità”. Quando uno si allontana da Dio, ha proseguito il presule, “fuori da questa casa”, è come se fosse “spostato. Lontani avvertiamo la nostalgia del ritorno, con le braccia di Dio che sono sempre aperte per accoglierci”.
Durante l’offertorio sono stati portati numerosi doni all’altare da parte delle diverse comunità presenti.
(foto Corriere Cesenate)