Il tema della cittadinanza e il costruire il lavoro insieme sono stati al centro della seconda parte della prima giornata del Corso di pastorale migratoria promosso a Roma dalla Fondazione Migrantes. Sul tema della cittadinanza Sonny Olumati, vice presidente di “Italiani senza cittadinanza” ha parlato della richiesta che avanzano ragazzi, figli di migranti che, pur nati e cresciuti in Italia non hanno diritto alla cittadinanza. Olumati racconta del suo impegno di attivista e “creativo” per costruire una società più inclusiva, per superare il controsenso di essere italiani ma non essere riconosciuti tali dalla legge. In Italia i minori di seconda generazione sono 1 milione e 300 mila, il 13% di tutta la popolazione dagli 0 ai 17 anni. Un intervento, quello di Olumati, che riflette su come ci si concentri ancora sul colore della pelle quando l’appartenenza passa da altri elementi quali il linguaggio, la cultura e l’educazione. Il costruire il lavoro insieme è stato al centro dell’intervento di Marco Ruopoli e Dullal Ghosh della cooperativa Sophia. Ruopoli ha raccontato come la sua esperienza, partita da un percorso spirituale guidato in una parrocchia di Roma da don Alessandro di Medio, abbia fatto nascere in lui il desiderio di scoprire la sua vocazione a partire dalla realizzazione di una impresa. Nel discernimento, scopre che “la voce di Dio è la gioia” e realizzando piccoli passi nel mondo del lavoro si rende conto che “lavorare insieme ai migranti gli dà gioia”. In quell’anno, 2013, incontra Dullal Ghosh, che racconta ai corsisti la sua storia: vende fazzoletti e accendini ad un semaforo di via Cristoforo Colombo a Roma. Lì incontra Marco. Comincia così la loro avventura fatta di dialogo, creatività e fiducia che ha portato Dullal a diventare socio della Cooperativa Sophia e protagonista del progetto Educare Senza Confini che ha formato sul tema della migrazione nelle scuole circa 12.000 studenti.