Domenica 25 settembre è la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, giunta alla 108a edizione. Nel suo messaggio – che si intitola “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” – papa Francesco vuole «evidenziare l’impegno che tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio senza escludere nessuno». “Costruire con” significa innanzitutto «riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte». «La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato è, per le nostre parrocchie, un’occasione da non perdere – sottolinea don Gianromano Gnesotto», direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Padova. «Il messaggio di papa Francesco consegna molti spunti su cui riflettere, quindi l’invito è a celebrarla. Quest’anno, poi, non c’è la concomitanza con la Giornata del Seminario, che è stata spostata al 2 ottobre».
A livello diocesano è in programma una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla – domenica 25 alle 16 in Cattedrale – a cui sono invitate le comunità etniche. «Sarà una messa “internazionale” in cui letture, canti, intenzioni… verranno pronunciate in più lingue. Un’attenzione particolare, anche nella preghiera, sarà per i fedeli ucraini e per il difficile momento che sta vivendo il loro Paese».
Quel giorno, al mattino, le comunità etniche presenti in diocesi – che di solito, alla domenica, celebrano la messa in una parrocchia, ma separatamente – vivranno l’Eucaristia insieme a tutti gli altri fedeli. «È così che si realizza la comunione – sottolinea don Gnesotto – partecipando tutti alla stessa Eucaristia. È attorno a Cristo che si possono incontrare le diverse ricchezze. Occasioni come questa Giornata mondiale non vanno perse».
Per maggiori informazioni: migrantes.diocesipadova.it