“Il Signore ci ama sempre, sempre, sempre. Un bacione a tutti”. Sono state queste le ultime parole di padre Sergio Natoli della Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, assistente spirituale della Migrantes di Palermo morto questa mattina. “Andate avanti”, il suo messaggio a chi ha creduto e crede nell’accoglienza degli stranieri e ai volontari dell’associazione, da lui voluta, “Arcobaleno dei Popoli".
74 anni, padre Natoli prima di arrivare a Palermo ha svolto diversi incarichi nella sua Congregazione. Nel capoluogo siciliano è stato sempre a fianco dei migranti promuovendo iniziative pastorali e culturali. Qui fonda l’Associazione “Arcobaleno dei Popoli” molto attiva in progetti di integrazione e a fianco dei migranti soprattutto in condizioni svantaggiate.
Una veglia di preghiera si terrà da oggi pomeriggio e fino a domani sera nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Palermo. I funerali avranno luogo venerdì 26 maggio presso la parrocchia di San Nicolò da Tolentino con la Comunità Oblata di Maria Immacolata.
Due anni fa padre Natoli aveva discusso una tesi di dottorato alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo sul tema “L’immigrazione come kairòs per una ricomprensione della cattolicità della Chiesa particolare”.
“Il servizio ai migranti non è vissuto nel rapporto con i migranti vedendo essi come destinatari nel servizio pastorale, bensì – ha detto in una intervista – come persone che camminano lungo la strada della vita. Io cerco di fare un tratto di strada con loro per aiutarli non tanto a essere persone passive ma persone attive, protagoniste nella costruzione di una città plurale per quelli che decidono di vivere e di stare qui a Palermo. Il mondo dei migranti va interpretato non unicamente come destinatari ma piuttosto come collaboratori di Cristo Gesù, come dice san Paolo, nell’ottica della missione che come battezzati tutti quanti siamo portati a vivere e a portare avanti. Il mio cammino pastorale si è mosso su questo binario. Lasciandomi illuminare continuamente dal cammino che lo Spirito Santo fa nella Chiesa, che è un cammino di grande novità, perché – come dice il Concilio – lo Spirito Santo guida e governa il corso dei secoli. Quindi non siamo noi a guidare il percorso dei migranti ma noi assieme a loro dobbiamo scoprire e capire come Dio attraverso il suo spirito guida e cammina il popolo dei migranti, assieme al popolo dei nativi e tutti nell’insieme formiamo il popolo di Dio”.
“La scomparsa padre Natoli ci addolora profondamente”, evidenzia mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes a nome di tutto l’organismo pastorale della Cei: “il suo impegno a fianco dei più poveri è stato sempre al centro del suo impegno pastorale. Ha lavorato e si è prodigato con iniziative significative – come la Festa dei Popoli - per richiamare l’attenzione verso il mondo della mobilità. Ma non solo: tante le sue opere di solidarietà e di accoglienza. Lo affidiamo oggi al Signore della Vita e ricordiamo il bene profuso al prossimo e la sua ricca testimonianza”.