Si è svolto domenica 2 ottobre 2022 dalle ore 16,00 alle ore 22,00, nella Parrocchia di Sacro Cuore di Gesù a Ladispoli l’incontro della GMMR, degli oltre 250 Migranti Cattolici e Greco Cattolici delle due diocesi, alla presenza del Vescovo Gianrico Ruzza, che ha presieduto la Messa, del Vicario Generale, don Alberto Mazzola, di don Giovanni Righetti Parroco, che ha ospitato la festa, di don Federico Tartaglia, delegato episcopale di Porto-Santa Rufina per l’animazione missionaria, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, che ha animato la festa dei popoli, e dei due direttori Migrantes (suor Chiara Mihaiela Albu e chi scrive), dei Sacerdoti, che curano la Pastorale delle Comunità straniere cattoliche nelle nostre Diocesi.
Le Comunità e i sacerdoti presenti sono state quella: Italiana, Filippina, Srilankese, Nigeriana, Polacca, Romena Cattolica, Slovacca, Sud Americana, Greco Cattolica Ucraina e Greco Cattolica Romena della Diocesi di Porto Santa Rufina e Romena Cattolica e Sud Americana della Diocesi di Civitavecchia Tarquinia. C’era anche la Comunità parrocchiale del Sacro Cuore che festeggiava i 30 anni della Parrocchia, che ha partecipato alla festa.
L’incontro si è svolto in quattro momenti. Il primo quello dell’accoglienza, nella sala Parrocchiale dalle 15,30 alle ore 16,00, con l’animatore Carlo che ha accolto le Comunità dei migranti che arrivavano con delle bellissime canzoni melodiche italiane.
Il secondo, dalle 16,00 alle 18,10 la “festa dei popoli”. È stata una grande festa di musica e parole per fare incontrare le genti nel segno della comunione e della fraternità universale. I Sacerdoti e le loro Comunità si sono esibiti nella sala teatrale della parrocchia con canti e balli della loro tradizione folcloristica. La cosa interessante e bella, da un punto di vista dell’integrazione, è stata quando don Federico ha chiesto a tutte le Comunità di cantare e ballare insieme con quella italiana, in modo che non c’erano più singole Comunità, ma una grande Comunità cattolica, che festeggiava nella fraternità e nella comunione.
Il terzo, quello della Celebrazione Eucaristica multilingue delle 18,30 presieduta dal Vescovo. Nella Concelebrazione, dove erano presenti non solo i 250 immigrati ma anche 200 fedeli della Comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, si sono susseguiti i canti, le letture e le preghiere nelle varie lingue presenti, compresa quella italiana, dal coro Parrocchiale diretto dal maestro Alejandro. Nell’omelia il Vescovo ha detto che “l’accoglienza è la strada per vivere come sorelle e fratelli”. E ha ricordato “il Dolore sconvolgente di questa guerra, che è il dolore degli innocenti provocato dalla menzogna umana”. Il pensiero del pastore è andato poi alle persone che “ogni giorno sfidando la morte cercano un respiro dalla crisi ambientale, politica e sociale. La costruzione della pace nasce dall’annuncio della Parola di Dio ha aggiunto il pastore, rivolgendosi al parroco don Gianni Righetti e alla sua comunità che festeggiava il trentesimo anniversario della Parrocchia e continuiamo ad annunciare Gesù: è il nostro dono per il territorio”. Alla fine la benedizione alle famiglie: “Abbiamo bisogno della vostra gioia coniugale, siate sempre lievito, gioite pregate, custodite il dono che arricchisce la nostra e la vostra vita. Ogni famiglia è tempio santo di Dio che abita tra noi”.
Il quarto momento è stato quello dell’agape fraterna dalle 20,00 fino alle 22,00 che ha riunito insieme i cuori e tutte le persone non solo delle comunità cattoliche straniere intervenute ma anche di quella italiana parrocchiale che sono rimaste meravigliate, durante la messa nelle diverse lingue dai canti e poi nella sala della parrocchia, trasformata, per l’occasione dalle Comunità, in un grande ristorante multietnico dove si sono condivisi i piatti e le bevande portati dalle Comunità.
(Enzo Crialesi, responsabile Migrantes Porto-Santa Rufina)