(23 maggio 2014) - Il Seminario, sarà occasione di riflessione sul cruciale tema dei migranti forzati, a partire dalla lettera aperta alle Istituzioni e alle forze sociali da parte di CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), ARCI, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes:
. Non è accettabile che una questione come quella dellarrivo dei rifugiati sul nostro territorio, che si ripresenta ogni anno con larrivo della primavera, possa essere affrontata come se fosse unemergenza. Le Istituzioni aprano subito un tavolo di confronto con le organizzazioni che hanno acquisito esperienza e com-petenza nel campo dei richiedenti asilo per definire, in tempi rapidi, un piano nazionale di accoglienza e inte-grazione
. Lapproccio attuale non paga: non si assicurano condizioni dignitose a tutti i richiedenti asilo, si coinvolgono alberghi e altre strutture inadeguate, si creano tensioni con organizzazioni locali che pure sarebbero disponibili ad accogliere. Bisogna evitare di fare gli stessi errori del passato mediante un investimento ed un livello di coordinamento adeguati al fenomeno ed in un contesto più strutturato.
Per fortuna cè la società civile, perché manca una regia forte, che indichi le tappe precise di un richiedente asilo arrivato in Italia. Così, nel 2012, la Le Queyn, poco prima di morire, ad un convegno al Centro Astalli di Roma. A partire da queste considerazioni, il Seminario si svilupperà attorno a tre momenti fondamentali:
1. grazie ai dati quali-quantitativi in nostro possesso, faremo un quadro della situazione dellaccoglienza e metteremo in evidenza le difficoltà e i punti critici;
2. analizzeremo il fenomeno dal punto di vista giuridico, socio-politico e mediatico, per comprendere le motivazioni che stanno dietro a prese di posizione e comportamenti fortemente e ingiustamente penalizzanti per i migranti forzati;
3. cercheremo di individuare, infine, i binari privilegiati su cui deve muoversi lazione pastorale delle nostre Chiese in questo delicato campo.