“La vostra missione è quella di essere come angeli che prendono per mano gli uomini e li accompagnano nel loro cammino di vita”. Così ieri sera il segretario generale della Cei, l’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, durante la liturgia eucaristica celebrata al termine della seconda giornata del corso di pastorale migratoria promosso dalla Fondazione Migrantes. “Questa è la missione della Migrantes: essere, per le persone in mobilità, angeli che li prendono per mano e danno loro speranza verso un futuro diverso”, ha aggiunto il presule ringraziandoli per aver assunto questo incarico perché “vi disponete ad essere quella mano che accompagna e non lascia indietro nessuno” invitando a “non guardare indietro perché Dio è sempre avanti a noi. Si può guardare Dio solo guardando avanti”.
La seconda giornata del corso – al quale partecipano oltre 50 persone provenienti da circa 30 diocesi italiane e da alcune Missioni cattoliche Italiane in Europa – ha visto tante testimonianze sulle attività degli uffici Migrantes nelle diocesi italiane e nelle missioni cattoliche italiane in Europa – un profilo storico del magistero dei Papi sulle migrazioni a cura di p. Aldo Skoda, Preside dell’Istituto Simi di Roma.
Tra le testimonianze quelle di direttori regionali Migrantes di Piemonte e Valle d’Aosta, Sergio Durando; della Sicilia Santino Tornesi, di padre Eraldo Cacchione impegnato in un progetto Migrantes nel campo rom di Scampia e di sr. Genèvieve Jeanningross delle Piccole Sorelle che da poco ha compiuto 80 anni. Di questi ben 54 trascorsi tra i giostrai. Oggi vive in una piccola roulotte al Park Lido di Ostia.
Oggi i corsisti ascolteranno i referenti dell’Area Ricerca e Studi della Fondazione Migrantes che curano i Rapporti Annuali: Rapporto Immigrazione (insieme a Caritas Italiana), Rapporto Italiani nel Mondo e Rapporto Asilo. (Raffaele Iaria)