“La riflessione sui minori stranieri non accompagnati è un tema di grande attualità e rilevanza sociale, che richiede una comprensione approfondita delle cause, delle dinamiche e delle conseguenze di questo fenomeno migratorio. Si tratta, infatti, di bambini e adolescenti che lasciano i loro paesi di origine senza la presenza o il sostegno di un adulto e che si trova in una situazione di vulnerabilità e marginalità nel paese di arrivo”. Lo ha detto questa mattina mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, intervenendo al convegno, promosso a Roma da Save the Children sul tema “Proteggere e sostenere i percorsi di crescita: quale accoglienza per i minori stranieri non accompagnati?” e durante il quale istituzioni, organizzazioni internazionali e società civile si sono confrontati sul sistema di protezione e di accoglienza dei minori non accompagnati in Italia, sulle strategie di tutela e di inclusione sociale per garantire a bambini, bambine e adolescenti il diritto di crescere al sicuro. Alla fine del 2022 sono circa 23.000 i minori stranieri non accompagnati in accoglienza in Italia: “minori che affrontano numerosi rischi e sfide lungo il loro percorso migratorio, tra cui la violenza, lo sfruttamento, la tratta la mancanza di protezione legale e sociale, le difficoltà di integrazione e di accesso ai servizi educativi e sanitari”. Per garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali e il loro benessere psicofisico- ha detto monsignor Felicolo – è necessario “un intervento coordinato e multidisciplinare da parte delle istituzioni, delle organizzazioni umanitaria della società civile, che preveda l’accoglienza, l’assistenza, la tutela, l’inclusione e la partecipazione dei minori stranieri non accompagnati”. In particolare il ruolo dell’educatore professionale e dei tutori volontari sono “fondamentali per accompagnare questi minori nel loro processo di crescita personale e sociale, sostenendo le loro potenzialità, valorizzando le loro diversità culturali e facilitando il loro inserimento nel contesto di riferimento”. Molti dei minori stranieri non accompagnati sono “esposti a rischi di sfruttamento, abuso, marginalizzazione e discriminazione”. La Fondazione Migrantes, ogni anno, nel Rapporto sul Diritto d’asilo inserisci un approfondimento sulla situazione di questi minori. Dal 2018, come Migrantes, “abbiamo iniziato a costruire, grazie ai fondi della Conferenza Episcopale Italiana attraverso la campagna “Liberi di partire liberi di restare”, e insieme ad Intersos un progetto unico per ora di costruzione di un canale legale di ingresso per studio dedicato ai minori stranieri non accompagnati dal titolo “Pagella in tasca”, dai campi del Niger all’Italia e nello specifico in Piemonte con la collaborazione del Comune di Torino. Per il direttore della Fondazione Migrantes “solo una rete di sostegno efficace e coordinata può garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali e la possibilità di costruire un progetto di vita dignitoso e autonomo”. Per questo “occorre – ha concluso i mons. Felicolo – favorire il diritto allo studio di minori stranieri non accompagnati consentendo l’iscrizione e l’inserimento a scuola in qualsiasi momento dell’anno”, offrire un’accoglienza adeguata e valutare la possibilità di un ricongiungimento familiare nel paese di origine o in un paese sicuro. (Raffaele Iaria)