“Confermo l’apprezzamento e il sostegno mio personale e di tutta la Fondazione Migrantes ai vostri progetti a favore delle persone migranti. Si tratta di persone che hanno bisogno di accoglienza, integrazione e inclusione nella società di arrivo, ma anche di rispetto e valorizzazione della loro identità culturale e religiosa”. Lo ha scritto, in un messaggio alla rassegna dal titolo S-cambiamo il mondo – Per i diritti di tutti, promossa da Dun, presiduta da Barbara Massimilla e sostenuta dalla Fondazione Migrantes e patrocinata dalla Regione Lazio, da Amnesty International e dall’Alto commissariato ONU per i rifugiati. Promuovere e accompagnare le persone migranti – ha scritto mons. Felicolo – significa “riconoscere la loro dignità umana e il loro contributo alla società, ma anche sostenere il loro processo di adattamento e apprendimento. Questo implica una serie di azioni a livello individuale, comunitario e istituzionale, che riguardano diverse aree della vita: istruzione, lavoro, salute, casa. Promuovere e accompagnare le persone migranti significa riconoscere il loro ruolo di protagonisti del percorso di integrazione e inclusione, ma anche di attori del cambiamento sociale. Si tratta di una sfida che richiede la responsabilità e il coinvolgimento di tutti i livelli di governo, delle istituzioni, della società civile, delle organizzazioni religiose, delle comunità migranti e dei migranti stessi. Solo così si potrà costruire una società più giusta, aperta e solidale, in cui la diversità sia una risorsa e non un ostacolo”. Il cinema – ha concluso – è una forma d’arte che ha il potere di raccontare storie, emozioni, esperienze e visioni del mondo. Tra i temi più ricorrenti e significativi che il cinema ha affrontato, c’è quello della mobilità umana, “un fenomeno antico quanto l’umanità stessa, ma che ha assunto dimensioni e sfumature sempre più complesse nel corso della storia e ha saputo cogliere e rappresentare le diverse sfaccettature della mobilità umana, sia in chiave realistica che fantastica, sia in termini di opportunità che di sfida, sia in ottica di integrazione che di conflitto. Il cinema ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sui temi della migrazione, dell’esilio e dell’identità culturale, ha anche stimolato la riflessione critica e il confronto sulle cause e le conseguenze della mobilità umana, sulle sue implicazioni etiche, sociali, politiche ed economiche. Il cinema ha infine offerto una testimonianza e una memoria dei cambiamenti che la mobilità umana ha prodotto nel mondo e nelle persone”.