(11 luglio 2016) - Emmanuel, il ragazzo nigeriano morto a Fermo dopo essere stato aggredito da un italiano, continua a vivere. Ne è convinto Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes che a Vita.it spiega che più del singolo assassino a fare paura è la «falsificazione dellinformazione e quella cultura politica che ci fa rifiutare lidentità dellaltro». Chinyery, la moglie di Emmanuel ha voluto ricordarlo cantando in una veglia organizzata nel seminario di Fermo. (In allegato l'intervista completa)
Vita.it
Repubblica.it (cronaca)