(24 settembre 2013) - Abbandonare l'approccio emergenziale per avviare azioni di sistema attraverso la costituzione di quattro gruppi di lavoro su scuola, casa, occupazione e salute con il fine di adottare anche a Roma la ''Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Caminanti'. E' questo l'impegno assunto dall'Assessorato al Sostegno sociale e Sussidiarieta' e dal Dipartimento per la Promozione dei Servizi sociali e della Salute nel corso del Primo Seminario operativo sulle politiche destinate alla popolazione Rom della Capitale.L'incontro ha visto tra i partecipanti i presidenti e gli assessori alle Politiche sociali dei Municipi, le associazioni e gli operatori del territorio, esponenti delle comunita' Rom e Sinte romane. ''Dobbiamo impostare un rapporto basato sulla fiducia tra le istituzioni, le associazioni e le comunita' Rom'', ha detto l'Assessore capitolino al Sostegno sociale e Sussidiarieta', Rita Cutini, che ha aggiunto: ''lavoriamo insieme per superare da un lato la logica dei campi, e muoverci verso una politica di inclusione sociale, dall'altro per coinvolgere i cittadini romani affinche' si sentano parte di un progetto di integrazione che tenga conto dei diritti di tutti''.
Nel corso del convegno sono state presentate quattro testimonianze di successo di persone Rom e Sinte che hanno avviato un percorso di inclusione nel tessuto sociale cittadino. Dobbiamo puntare a fare di queste esperienze la norma, ha aggiunto Cutini, che ha sottolineato il lavoro che ogni giorno portano avanti le associazioni e gli operatori del territorio. Mons. Feroci, direttore della Caritas di Roma, ricordando don Bruno Nicolini, un prete con gli zingari ha ribadito la necessità di una nuova strategia e di una nuova politica di inclusione per Rom e Sinti. Nel corso del seminario sono intervenuti anche esponenti di: Roma Onlus, Associazione 21 Luglio, Arci Solidarietà, Comunità di SantEgidio, Mons. Pierpaolo Felicolo per la Fondazione Migrantes.