Tutto esaurito al Teatro Ponchielli di Latina nei giorni scorsi per la manifestazione finale del progetto “Quanti Percorsi”, finanziato dalla fondazione Migrantes e realizzato dall’associazione “Nuovi Tragitti”. Emozionanti i racconti dei bambini dell’istituto G. Cena di Latina, guidati dai docenti volontari e dai mediatori culturali di Nuovi Tragitti sotto la supervisione di un educatore sociopedagogico. La rassegna è proseguita con due bambine dell’istituto che hanno declamato due poesie, una in lingua indiana e l’altra in italiano. Presentate anche le modalità operative dell’azione “Tutti in classe”, che ha visto protagonista l’istituto del capoluogo guidato dalla dirigente scolastica Annarita Mattarolo. In questo progetto pilota, l’associazione ha elaborato tre interventi attivi in contemporanea. Il primo ha riguardato la mediazione linguistica da parte di un mediatore culturale presente in aula per alcune ore la settimana. Ciò al fine di favorire il rapporto docente-alunno, la didattica nel contesto e agevolare le relazioni tra pari. Il secondo, il sostegno allo studio, che si è svolto in orario pomeridiano negli stessi locali della scuola ed è stato portato avanti da alcuni volontari di “Nuovi Tragitti” tra cui docenti, mediatori culturali, insegnanti di lingua italiana per stranieri, sotto la supervisione di un educatore socio-pedagogico. Il terzo, la mediazione linguistica tra famiglie e docenti.
«Tutti in classe, questo il nome dell’azione specifica, ha affrontato il tema dell’integrazione scolastica ed il sostegno allo studio», spiega il presidente di “Nuovi Tragitti” Ivan Andrea Fausti, «una criticità per i tanti ragazzi che frequentano un ciclo di istruzione nel nostro Paese e non conoscono la lingua italiana. Seppur la legge, giustamente, preveda l’inclusione degli allievi nello stesso contesto scolastico dei coetanei, ciò rappresenta spesso un problema relativo alla didattica che si misura con il gap linguistico e all’integrazione nel gruppo classe. Anche il recente arrivo di ragazzi provenienti dall’Ucraina ha reso ancora più urgente la problematica già rilevata e presente sul nostro territorio».
«Un’azione, quella di “Tutti in classe”, che ha avuto un impatto fortemente positivo non solo in termini di didattica sui bambini stranieri, ma anche a livello sociale sui genitori e i compagni di classe italiani che si sono compattati attorno ai loro coetanei» afferma la vicepreside dell’istituto, Pasqualina Falcone.
«Un’esperienza indimenticabile che ci ha dato l’opportunità di metterci in gioco e ricevere più di quanto dato. Abbiamo visto i bambini progredire a tutti i livelli, una sorpresa poi, quanto costruito a livello relazionale con loro e le loro famiglie» commentano Antonella Solazzo e Antonia Rapuano, facendosi portavoce di tutte le docenti volontarie.
La serata è proseguita con il monologo di un giovane ventenne che, recitando, ha raccontato la sua storia e la relazione con “Nuovi Tragitti” e con il progetto “Quanti Percorsi”, grazie al quale si è avviato verso l’autonomia ed è riuscito ad entrare nel mondo del lavoro a tempo indeterminato. Per finire la rappresentazione dello spettacolo “Come funamboli”, realizzato al termine del laboratorio teatrale destinato a giovani dai 18 ai 30 anni sulla tematica della diversità, tenuto con la collaborazione dell’educatore ed attore Christian Mastrillo.
“Quanti Percorsi” è stato dunque una fucina di diverse azioni realizzate da “Nuovi Tragitti”. Un progetto complesso che ha racchiuso interventi in favore di giovani e famiglie e realizzato da educatori, pedagogisti, docenti volontari e mediatori culturali e all’interno del quale si colloca questa prima esperienza di laboratorio teatrale, lanciata lo scorso anno. Tra le molteplici attività troviamo tirocini formativi, tutoraggio educativo per giovani adulti, avvio all’autonomia, assistenza educativa per nuclei familiari, inserimento lavorativo, formazione continua. Presenti tra gli ospiti, il direttore generale della fondazione Migrantes, Mons. Pierpaolo Felicolo, il Vescovo, mons. Mariano Crociata, i servizi sociali del comune di Latina e diverse realtà istituzionali della rete in cui “Nuovi Tragitti” è collocata.