FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Parole che “scorrono”, barconi che si inabissano: politica vs realtà

(17 giugno 2014) - Per un giorno, in provincia di Ragusa, tutto è tornato a posto nella gestione dell’accoglienza riservata ai migranti: nessun sovraffollamento, nessun allontanamento dai centri, strutture dignitose, strade transennate, giornalisti all’erta, ordine e buoni propositi
17 Giugno 2014
(17 giugno 2014) - Per un giorno, in provincia di Ragusa, tutto è tornato a posto nella gestione dell’accoglienza riservata ai migranti: nessun sovraffollamento, nessun allontanamento dai centri, strutture dignitose, strade transennate, giornalisti all’erta, ordine e buoni propositi. Per un giorno, che è il giorno di visita del ministro Alfano in provincia di Ragusa, l’emergenza si è trasformata in quotidianità. Fatica sprecata: il Ministro ha saltato la visita programmata alla Prefettura di Ragusa, dove era previsto anche un incontro con la stampa, e si è recato direttamente al Municipio di Pozzallo dove ad attenderlo c’erano il Prefetto di Ragusa, il sindaco della città marinara e altri primi cittadini della provincia.
Alfano, dopo aver ringraziato la cittadinanza per gli sforzi compiuti nel dare ospitalità ai tanti disperati giunti sulle coste siciliane, ha ribadito quanto già fatto intendere in sede europea e nei giorni scorsi anche Catania: Mare nostrum non durerà ancora a lungo e la responsabilità di gestire i flussi dal Mediterraneo deve essere condivisa da tutti i paesi dell’Unione. Le intenzioni del governo per risollevare la Regione e i comuni dell’Isola dal peso degli sbarchi sembrano ben definite e consisteranno nella creazione di due grandi Centri di accoglienza di cui uno riservato ai minori non accompagnati.
Nelle intenzioni del Ministro c’è anche il rafforzamento delle Commissioni per il riconoscimento delle domande del diritto di asilo che verrebbero portate addirittura a cinquanta. Altre importanti misure si prevedono per facilitare l’ingresso negli Sprar e consentire ai Comuni direttamente interessati dagli sbarchi la possibilità di derogare al patto di stabilità, prevedendo misure compensative (la settimana scorsa il Sindaco di Pozzallo aveva chiesto per il Comune un rimborso di 10 euro per ogni migrante giunto in porto). Queste ultime misure di ristoro sono state, tuttavia, fornite solo come ipotesi.
Alfano ha anche affermato che la città non è invasa da migranti come sembrerebbe dalle informazioni di stampa e che quindi i turisti non hanno nulla da temere nel trascorrere le loro vacanze a Pozzallo. In ultimo, un invito alle organizzazioni umanitarie per organizzarsi in modo da consentire che il riconoscimento dello status di rifugiato avvenga direttamente in Libia.  Nelle stesse ore in cui il Ministro degli Interni ha fatto visita a Ragusa, Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, ha ribadito la richiesta di sospensione immediata di Mare nostrum. Negli stessi attimi in cui promesse, propaganda e buone intenzioni la facevano da padrone, appena poche miglia più a sud, nel Mediterraneo, una nave con 536 profughi a bordo si dirigeva verso Augusta. Tra di loro il cadavere di un siriano morto di stenti. In una giornata di parole, basta un’immagine per riportare tutti alla realtà del dolore e della sofferenza. (Vincenzo La Monica – Migrantes Ragusa)
 

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