(16 dicembre 2015) - «Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto». Era questo il motto di Padre Pino Puglisi, il sacerdote assassinato dalla mafia il 15 settembre 1993 e proclamato beato nel 2013. Nel suo nome, dal 2005, lassociazione Jus Vitae Onlus e il The Brass Group premiano persone e organizzazioni che si distinguono, ciascuno nel proprio ambito, nella diffusione e nella promozione della cultura della legalità, nonché nella tutela dei diritti dei minori.
Ledizione 2015 del Premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi, giunta allundecima edizione, è stata dedicata alla memoria del piccolo Aylan, il bambino siriano di tre anni che ha perso la vita prima di raggiungere lapprodo di salvezza e divenuto il simbolo della tragedia dellimmigrazione.
Questanno il riconoscimento è andato, tra gli altri, a Mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, per il suo impegno nella promozione della cultura dellaccoglienza e per lattenzione prestata alla tutela dei diritti della persona e della famiglia migrante. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera a Palermo, dal cui porto nellultimo anno sono transitati migliaia di profughi, in fuga da terre dilaniate da guerra, fame e calamità naturali.
«La Sicilia ci ha insegnato lospitalità e ci ricorda che ogni persona, da qualsiasi posto provenga, ha una dignità che va rispettata» ha detto Mons. Perego, ricordando la sproporzione tra il numero di persone accolte nellIsola e il numero esiguo di migranti ospitate nelle regioni settentrionali, con particolare riguardo ai minori stranieri non accompagnati. «Per noi di Migrantes ha sottolineato il direttore della Fondazione - mettere al centro la persona, uno dei 700 bambini morti nel Mediterraneo dallinizio dellanno, i lavoratori che sono sfruttati solo perché arrivano da un altro paese, rappresenta un impegno importante per sentirci Chiesa oggi».
Al termine della manifestazione Mons. Perego ha ricevuto labbraccio del neoarcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, il quale si è complimentato per il servizio pastorale reso in questi anni dalla Fondazione Migrantes.
«Questo premio - ha sottolineato il direttore generale della Fondazione a margine dellevento - va allimpegno profuso della Migrantes a livello nazionale, ma anche a tutti i suoi uffici che, nelle varie diocesi, favoriscono la cultura dellincontro nel segno delle quattro parole-chiave che Papa Francesco ci ha consegnato in occasione della recente visita a Prato: rispetto, accoglienza, inclusione e integrazione».
(Luca Insalaco - Palermo)