FONDAZIONE MIGRANTES
ORGANISMO PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Riconoscimenti per gli studenti di Lampedusa

(30 maggio 2014) - Non si può solo parlare di arrivi e di naufragi, occorre anche darsi da fare per trovare le soluzioni
30 Maggio 2014
(30 maggio 2014) - “We build beyond … Lampedusa”. Intende costruire oltre Lampedusa, il progetto della Divisione 6 del Kiwanis International. Un piano partorito a Palermo e portato all’attenzione degli aderenti all’organizzazione di service mondiale, particolarmente attenta alla tutela dell’infanzia. Un progetto, questo, che ha come obiettivo il sostegno ad immigrati e residenti lampedusani, contribuendo ad innescare un cambiamento culturale in tema di solidarietà. Per farlo i Kiwaniani hanno pensato a due fasi progettuali. La prima è di taglio divulgativo e culturale e mira a promuovere la cultura dell’accoglienza, a favorire una politica dell’inclusione e ad implementare azioni di sistema. È prevista, ad esempio, la richiesta al Presidente della Repubblica di assegnare ai lampedusani la medaglia d’oro al valore civile, nonché la costituzione di un comitato tecnico-scientifico che possa redigere una proposta di legge volta a superare la Bossi-Fini e a favorire politiche che vadano nel segno del riconoscimento dei diritti degli immigrati.
 
Una seconda fase prevede la realizzazione di alcune azioni concrete, quali la promozione del turismo isolano tra tutti i Club Kiwanis sparsi per il mondo e la creazione di un poliambulatorio polispecialistico nel popoloso quartiere palermitano di Ballarò, rivolto ai figli dei cittadini stranieri ed alla popolazione autoctona. Nell’immediato è prevista, invece, la consegna di sette borse di studio per gli studenti di Lampedusa, che verranno consegnate il prossimo 31 maggio, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Luigi Pirandello”.  I riconoscimenti, dell’importo complessivo di circa 750 euro, andranno agli elaborati più originali sul tema “Come immagini l’integrazione dei migranti nel mondo di domani?”. “Il nostro vuole essere un segno di attenzione e di solidarietà verso i lampedusani e vuole tenere accesi i riflettori sull’Isola – spiega Carola Vincenti, promotrice dell’iniziativa –. Il progetto nasce sull’onda emotiva generata dall’immane tragedia consumatasi il 3 ottobre 2013, ma è ispirato dalla speranza, che si fa visione di un futuro migliore per tutti, all’insegna di una civile convivenza fra i popoli.
Non è accettabile che possano ancora accadere simili tragedie del mare e che possano consumarsi nell’indifferenza generale, dopo avere, magari, suscitato una momentanea indignazione collettiva. Le migrazioni – sottolinea Vincenti – hanno sempre accompagnato la storia dell’uomo. Oggi occorre governare questo fenomeno e volgerlo al positivo. Crediamo che ciò possa e debba avvenire nel rispetto pieno e reciproco delle varie culture, ma soprattutto partendo da un presupposto ineludibile: il rispetto e non la paura dell’altro”.
 

Contestualmente alla premiazione del Kiwanis, il dirigente dell’Istituto scolastico dell’Isola riceverà un assegno simbolico di circa 800 euro. A consegnarlo sarà il dirigente del circolo didattico “F.P. Tesauro” di Ficarazzi, Mario Veca, in rappresentanza delle scuole (tra queste anche la Scuola militare “Nunziatella” di Napoli) che aderiscono alla rete “Con Dario a scuola di vita”. “Si tratta dei proventi di una serie di iniziative di solidarietà che abbiamo portato avanti in questi mesi, l’ultima delle quali un concerto di beneficienza – spiega il professore Veca –. I soldi serviranno all’istituto scolastico per portare avanti attività che possano favorire l’inserimento dei minori stranieri. Potrebbero, ad esempio, essere utilizzati per acquistare dei kit di italiano L2, che consentano ai minori di imparare i primi rudimenti della lingua italiana. Il progetto – aggiunge il dirigente scolastico – punta a sostenere quei settori della società civile che ne hanno bisogno. Se una scuola di periferia come la nostra è in grado di dare il proprio contributo, tanto più devono fare le istituzioni, a cominciare da quelle europee, per cercare di risolvere i problemi. Non si può solo parlare di arrivi e di naufragi, occorre anche darsi da fare per trovare le soluzioni”.

(Luca Insalaco - Lampedusa)


 

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