(Elena Scarici, Corriere del Mezzogiorno)
Si è sciolto eccezionalmente stamattina il sangue di San Gennaro, poco dopo le 9, nella Cappella del Tesoro, in occasione della visita a Napoli della delegazione della Chiesa cinese che celebrava i trecento anni di fondazione del Collegio dei Cinesi, un seminario di formazione per i sacerdoti da cui ha preso origine l'Istituto Orientale di Napoli. Presenti alcuni membri della deputazione con il presidente Riccardo Imperiali di Francavilla e l'abate monsignor Vincenzo De Gregorio, che ha notato come il sangue fosse «già pronto».
Si trattava ovviamente di una esposizione eccezionale delle reliquie del Patrono, che avviene solitamente in presenza di una Chiesa "sorella" o di un Pontefice. Qualche mese fa c'era stata l'esposizione in occasione della visita a Napoli di sua Beatitudine Bartolomeo I, il patriarca di Costantinopoli, ed anche in quella circostanza San Gennaro aveva mostrato la sua benevolenza liquefando il suo sangue. C'è comunque un profondo legame tra la Chiesa cattolica romana e quella dei cinesi dovuta alla figura del missionario Matteo Ripa originario di una nobile famiglia di Eboli che, nel 1724, dopo una lunga esperienza tra Canton e Pechino, tornò in patria e fondò a Napoli la Sacra Famiglia di Gesù Cristo, una istituzione destinata alla formazione di giovani cinesi aspiranti al sacerdozio, il Collegio dei Cinesi. Giusto trecento anni dopo, per ricordare l'anniversario, stamattina la delegazione di 300 cattolici cinesi insieme con il loro cappellano napoletano don Paolo Kong, accompagnati da un vescovo cinese, hanno assistito al prodigio di San Gennaro e dopo si sono recati nella chiesa della loro comunità che si trova al Rione Sanità (attigua all'ex collegio) dove è stata celebrata una messa con l'arcivescovo.